Archivio
I miei anni Zero tra critica, internet, social network, cinema e teatro
Butto giù qualche riga per un desiderio di ordine mentale improvviso, e anche perché la Storia è importante.
> 16 settembre 2003
Nasce fattidicinema, un gruppo di discussione Yahoo!. Moderatori Simone Pacini e Fabio Melandri
> 17 dicembre 2003
All’interno di fattidicinema, nasce FattidiCineMese, un file word mensile dove vengono raccolte le recensioni postate dagli iscritti al gruppo
> marzo 2004
Da un evoluzione di FattidiCinemese, esce il numero zero della rivista cartacea Il Grido dei fattidicinema, webzine di cultura cinematografica e non solo. Fondatori: Jacopo Angiolini, Sara Lucarini, Giulia Marcucci, Fabio Melandri, Maurizio Milo, Simone Pacini, Giuseppe Panella
> giugno 2004
Esce il primo numero de Il Grido dei fattidicinema, pubblicato da Susanna Cavicchi Hoffman Editore
> 30 luglio 2004
La testata Il Grido dei fattidicinema viene registrata in tribunale
> settembre 2004
Esce il secondo numero de Il Grido dei fattidicinema, rivista bimestrale di cultura cinematografica. Direttore responsabile Maurizio Ciampolini
> novembre 2004
Terzo e ultimo numero de Il Grido dei fattidicinema
> 2005 (?)
Nasce www.ilgrido.org. Portale di cinema, teatro, arte e letteratura fondato da Fabio Melandri.
> 6 agosto 2008
Nasce fattiditeatro (fdt), un gruppo su facebook
> ottobre 2008
Pubblicazione mensile de Le scelte del Grido su ilgrido.org ovvero i consigli teatrali su Roma, Milano e la Toscana
> febbraio 2009
Le scelte del Grido raddoppiano: vengono pubblicate anche Le scelte di fdt su facebook, gli stessi consigli teatrali su Roma, Milano e la Toscana
> 25 febbraio 2009
fattiditeatro sbarca su Twitter. Fin da subito pubblica “tweet-recensioni” a cura di Simone Pacini e Dafne Mauro
> 26 ottobre 2009
fattiditeatro diventa un blog su Splinder
> 29 ottobre 2009
Primo Invito A Teatro (IAT) settimanale, ovvero i consigli teatrali su Roma, Milano e la Toscana
> 15 dicembre 2009
Il gruppo facebook di fattiditeatro celebra i primi mille iscritti
> dicembre 2011
Splinder chiude, il blog traghetta – non senza problemi – su WordPress
> febbraio 2012
Prima edizione di #comunicateatro a Prato
> 10 gennaio 2013
Tremila iscritti per il gruppo facebook
> 27 agosto 2013
Prima edizione di #comunicateatro TRAINING a Salerno
> 6 settembre 2013
1000 Like per la pagina facebook di fattiditeatro
Celebrazioni per i primi mille fdt

Fatta di immagini che entrano sotto la pelle e tornano come lame durante il sonno.
Fatta di suoni che non pensavo nemmeno esistessero, che rimbombano dentro la pancia.
Fatta di una torta nuziale con gli sposi che escono da dietro il sipario.
Fatta di code al freddo e corse fino allo stremo pur di esserci.
Fatta di prove, di ematomi, di libri divorati, di ore passate al pc.
Fatta di dolore, di malattia, di una pelle che non si vuol togliere.
Fatta di sguardi, di baci, di lacrime e sangue e sudore.
Fatta di quella sostanza di cui son fatti i sogni, direbbero.
Fatta apposta per essere smantellata e poi ricostruita.
Fatta così. Ma anche non così.
Incomposta. Slabbrata. Rigida eppure inconsistente.
Poi fu la televisione, il teatro in bianco e nero del venerdì sera. Amleto con Gasmann, Il giardino dei ciliegi con Valentina Cortese, Sor Todero con Cesco Baseggio, Il berretto a sonagli con Memo Benassi.
Andai al Teatro Verdi di Sassari la prima volta per vedere uno spettacolo destinato alle scuole elementari. Una storia melodrammatica: il figlio unico di una famiglia di bianchi americani e razzisti aveva bisogno di una trasfusione di sangue. A salvarlo con il proprio plasma arrivava un bambino di colore, e tutti alla fine avevamo il dovere di commuoverci. Il parapetto del palco mi premeva sullo stomaco: solo sporgendomi riuscivo a vedere bene il palco.
Al liceo fu la filodrammatica scolastica. All’università la scoperta del teatro d’avanguardia e lo studio dei diversi stili e generi. I viaggi in “Continente”, come noi sardi chiamiamo la penisola, per vedere uno spettacolo che nell’Isola non sarebbe mai arrivato.
Quando le luci di sala si spengono e il sipario illuminato sta per aprirsi provo la stessa piacevole sensazione di quando mia madre iniziava a raccontare una delle sue storie. Poi il sipario si apre e inizia la magia.
Normal
0
14
false
false
false
IT
X-NONE
X-NONE
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-qformat:yes;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin-top:0cm;
mso-para-margin-right:0cm;
mso-para-margin-bottom:10.0pt;
mso-para-margin-left:0cm;
line-height:115%;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:11.0pt;
font-family:”Calibri”,”sans-serif”;
mso-ascii-font-family:Calibri;
mso-ascii-theme-font:minor-latin;
mso-fareast-font-family:”Times New Roman”;
mso-fareast-theme-font:minor-fareast;
mso-hansi-font-family:Calibri;
mso-hansi-theme-font:minor-latin;}
Normal
0
14
false
false
false
IT
X-NONE
X-NONE
</span