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IAT 21-27mag > Ben 5 diverse rassegne nella settimana romana. Gli Angeli di Kushner per l’ultima volta in scena a Milano. Debutta al Bargello di Firenze il Cocteau secondo Lombardi/Tiezzi
#ROMA
Cari programmatori romani, in questa settimana conto 5 rassegne diverse: forse sarebbe il caso di coordinarsi un po’ meglio, dato che il pubblico è sempre lo stesso?
21 lun @ T. Palladium e Lotti della Garbatella > Seconda settimana per Teatri di Vetro, segnalo da Milano Educazione fisica del CRT, Crack Machine di MusellaMazzarelli, It’s always tea-time [photo] di Teatro delle Moire e La Merda [photo] di Cristian Ceresoli. [fino al 25]
21 lun @ T. Valle Occupato > VALLE DEI RAGAZZI uno sguardo sul teatro per le nuove generazioni: la permanenza artistica cap. 17 è a cura di teatrodelleapparizioni in collaborazione con Teatro del Piccione, compagnia RODISIO, Teatrimperfetti/Maria Ellero, compagnia LA LUNA NEL LETTO, Eccentrici Dadarò, TEATRODISTINTO. Un’occasione per avviare, o meglio proseguire, una riflessione e un confronto aperto e partecipe con chi il teatro per l’infanzia lo fa, lo produce, lo programma, senza mai tralasciare chi lo fruisce. Il teatro ragazzi ha infatti una forte valenza politica poiché gli è affidato il delicato compito di formare le nuove generazioni, di dar loro una visione consapevole dell’arte e della vita civile, di creare un nuovo pubblico di spettatori e cittadini attenti, informati e critici. Una settimana per parlare, attraverso laboratori, incontri e spettacoli, di teatro, di ricerca, d’infanzia. [fino al 29]
21 lun @ T. dell’Orologio > La compagnia DoveComeQuando propone la II edizione della Rassegna Teatrale DCQ. Il tema è Nuda Anima e vale per entrambe le sezioni di concorso, Spettacoli e Corti teatrali. Inoltre, alla rassegna è affiancata un’altra iniziativa, il concorso fotografico “Scene da una fotografia”, che ne condivide il tema e i cui finalisti saranno esposti per tutto il corso della rassegna nel foyer del teatro. Al vincitore, una settimana di esposizione presso l’Istituto Quasar Design University. Altrettanto numerose sono le conferme: anche quest’anno una (anzi, due) giurie giudicheranno i lavori presentati nelle due sezioni; la rassegna si occupa e ruota intorno alla nuova drammaturgia e rimane saldo il collegamento con un’altra nostra iniziativa, il Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio: come l’anno scorso, nel corso della rassegna verrà messo in scena in anteprima nazionale il testo vincitore della scorsa edizione, Traditori di Sergio Casesi. [fino al 3giu]
22 mar @ T. Furio Camillo > II edizione di Anticorpi. Festival di teatro di integrazione sociale. L’intento principale della manifestazione è quello di raccogliere diverse realtà teatrali che operano in ambito sociale per creare uno spazio di conoscenza e di comunicazione tra gruppi e operatori teatrali e favorire scambi di idee mettendo in rete organizzazioni diverse. 6 spettacoli dalle forme e dai contenuti molto diversi, frutto di laboratori teatrali condotti nei luoghi del disagio. In scena ci sono compagnie di attori professionisti, disabili fisici e mentali, pazienti psichiatrici e anziani. [fino al 27]
22 mar @ T. Quirino e T. Quirinetta > AUTOGESTITO III EDIZIONE Rassegna di Teatro Indipendente Giovane Curioso Civile a cura di Marianella Bargilli. In questa prima settimana segnalo, tra gli altri, SUICIDI? Tangentopoli in commedia diretto e interpretato da Bebo Storti e Fabrizio Coniglio, Carrozzeria Orfeo in IDOLI di Gabriele Di Luca, ODISSEA di e con Mario Perrotta, COME FU CHE IN ITALIA SCOPPIO’ LA RIVOLUZIONE MA NESSUNO SE NE ACCORSE di Davide Carnevali, regia Eleonora Pippo. [fino al 30]
#MILANO
21 lun @ CRT > Per I Teatri del sacro I Sacchi di Sabbia in ABRAM E ISAC sacra rappresentazione in cartoon. In una dimensione sospesa tra gioco, infanzia e spiritualità, l’episodio biblico del sacrificio di Isacco diventa lo spunto di viaggio per immagini sull’enigma della comunicazione con Dio. Arkadis in MESSA IN SCENA: cosa accade ai gesti e alle parole della liturgia quando vengono letteralmente “messe in scena”? venti minuti di performance per una bruciante epifania del sacro, una riscoperta della forza del linguaggio rituale. Compagnia Donati e Olesen in OIBO’ SONO MORTO: due anime si ritrovano in un altrove non ben identificato dopo essere morte inaspettatamente nel pieno dell’esistenza: un pezzo di deliziosa comicità e di struggente amore per la vita. [fino al 26]
22 mar @ T. Verdi > Cambusateatro in I PARENTI TERRIBILI di Jean Cocteau. Uno spettacolo che non si snoderà su canoni tradizionali. Se il testo rasenta un crudo realismo, la scenografia, i costumi e i personaggi si muoveranno in un contesto surreal-fantastico. Personaggi al limite dell’archetipo che si racconteranno non solo attraverso le parole dell’autore ma “canteranno” i loro pensieri. Scrive Cocteau: “Ho inventato questa famiglia da capo a piedi perché mi piaceva fare una mescolanza tragicomica e condurre i miei personaggi attraverso un intrigo da vaudeville”. [fino al 27]
22 mar @ T. Elfo Puccini > BRUGOLE regia Emiliano Masala, Lisa Nur Sultan. Giulio e Marta sono una giovane coppia alle prese con la libreria Billy: 7 assi, 54 viti e 2 brugole. Il mobile viene incessantemente montato e smontato, strumento e simbolo dei loro estemporanei progetti di vita. Nell’arguta e ironica scrittura scenica di Lisa Nur Sultan è impossibile non farsi coinvolgere. Un dialogo serrato che condensa in sessanta minuti le ansie di una vita; un incessante citare, riportare, quotare banalità e luoghi comuni. Lo spettacolo scivola leggero, fa ridere il pubblico, pone interrogativi eterni che trovano una chiosa nelle assi della libreria, vero e proprio oggetto metamorfico, metafora della nostra precaria e confusa contemporaneità. [fino al 27]
22 mar @ T. Elfo Puccini > Torna in scena Angels in America “nella regia illuminista, ma anche carica di sentimento, firmata a quattro mani da Bruni e De Capitani“. Questa “Divina Commedia dei nostri anni laici e tormentati” è stata composta da Tony Kushner in due parti (Si avvicina il millennio e Perestroika) che possono andare in scena autonomamente o venire proposte in un’unica, trascinante, maratona di sette ore. Tony Kushner dipinge uno straordinario ritratto della New York anni ’80, febbrile e onnivora, contenitore delle inquietudini di un’epoca che abbraccia anche i nostri giorni: l’aids diviene metafora dell’incertezza diffusa, della crisi delle identità etniche, sessuali e religiose di un’intera generazione. [fino al 3giu]
22 mar @ T. Leonardo > Caos è lo spettacolo cult di Quelli di Grock, nato nel 1988 e in scena da allora, in Italia e all’estero: più di mille repliche, tournée in Europa, Stati Uniti, Canada e Sud America. Un’esplosione di energia contagiosa e torrenziale, un palpito potente proposto per la prima volta in una versione rinnovata: sul palcoscenico del Teatro Leonardo gli interpreti storici di Quelli di Grock consegnano a una nuova generazione di attori il loro spettacolo più magico e irresistibile, fondamento della loro evoluzione artistica. Un cast del tutto rinnovato riproporrà lo spettacolo che ha reso celebre la Compagnia e che racconta la follia della vita metropolitana, liberando un’euforia esplosiva e travolgente fino all’irresistibile finale. [fino al 10giu]
24 gio @ & STUDIOS > Collettivo Pirate Jenny in VANITY FAIR’S SNOW WHITE. Ideazione e azione SARA CATELLANI, ELISA FERRARI e DAVIDE MANICO. Suono DARIO CONGEDO. Un progetto di riscrittura per sovrapposizione. Tramandare una storia implica inevitabilmente un nuovo atto di creazione. Vuol dire omettere, sintetizzare, ingigantire, enfatizzare e queste non sono operazioni innocue. Ogni storia ha il suo strascico di vittime. Quando più punti di vista vengono a contatto l’impatto può rivelarsi violento. Ogni porzione di reale versata nell’imbuto di un punto di vista perde definizione e, In questa wunderkammer dalla pixelatura grossolana, si sovrappongono strati di prospettive che restituiscono una realtà dalla struttura fluida, instabile, pericolante e a volte inagibile.
#TOSCANA
22 mar @ T. di Ponsacco (PI) > Requiem For Pinocchio – studio #1 come anteprima di Collinarea Festival 2012.
23 mer @ CENTRO DIURNO FILI E COLORI di Firenze > In scena BURN, UN PROGETTO DI ISOLE COMPRESE TEATRO (Alessandro Fantechi e Elena Turchi), con la partecipazione di Gillo Conti Bernini. Con gli allievi della Scuola Teatro Sociale di Firenze. Se nel film The Truman Show la vita del protagonista era organizzata a sua insaputa come un Reality adesso siamo coscienti e contenti di essere in una società dello spettacolo recitiamo e non sappiamo nemmeno perché e per cosa. Lo smarrimento, la fine di convenzioni e regole democratiche, l’adolescenza che non esiste più, la fine della famiglia, la fine dei partiti e delle ideologie, la fine dell’utopia e del sogno: la fine del mondo. Con la fine delle utopie e dei sogni, con l’ impossibilità di dare voce al dolore viviamo in una condizione limitante, dove è impossibile cogliere il senso profondo di un avvenimento, di uno sguardo, di una relazione. Siamo in un grande Talk show, planetario inneggiante alla normalità, all’interno di un non –luogo, probabilmente un video, dove siamo tutti infelici consumatori. E’ una perdita di memoria quotidiana, è una assurda danza degli spot, una carneficina delle emozioni, quella a cui si assiste tutti i giorni.Pare che non ci sia più limite e che l’orrido della realtà superi tutte le fantasie. E’ il fallimento beckettiano dell’uomo che si trasforma in angoscia, afasia, e brandelli di ricordi. Questo è BURN. Ardere, ardere, ardere, ardere. [fino al 25]
23 mer @ Cortile del Bargello di Firenze > Prima assoluta per UN AMORE DI SWANN di Marcel Proust, traduzione di Giovanni Raboni, drammaturgia di Sandro Lombardi, regia di Federico Tiezzi. Con Sandro Lombardi, Elena Ghiaurov e Iaia Forte. Sarà nel nome di Proust che Federico Tiezzi tornerà a dirigere Sandro Lombardi nel prossimo, consueto appuntamento al cortile del Bargello. Un amore di Swann è la storia di un tormento, di un amore che diventa ossessione, malattia, rovina: una vicenda di passione, gelosia, tradimenti nella Parigi della mondanità di fine Ottocento. Intorno alle vicende di questa liaison si muove un mondo che pare collocarsi tra Balzac e Molière: i Verdurin, prepotenti e incolti, l’insipido dottor Cottard, il pittore presuntuoso Biche, la zia di un pianista ex-portinaia, l’accademico Brichot, tanto intelligente nella sua professione quanto idiota come uomo di mondo… Personaggi che conferiscono alla vicenda un tono da commedia. [fino al 3giu]
24 gio @ La città del teatro di Cascina (PI) > Il Teatro del Fare e del Pensare: una tre giorni di incontri e workshop rivolti a operatori sociali e culturali, artisti e docenti su teatro, produzione e formazione per le nuove generazioni. La sera del 24 e 25 saranno presentate le Istantanee di teatro, brevi performance e azioni sceniche a cura di Maurizio Lupinelli, Letizia Pardi, Stefano Gazzarrini, Piera Principe, Vania Pucci. Ospite di questa sezione il 24 maggio la video installazione La Fonte meravigliosa. [fino al 26]
#EMILIA-ROMAGNA
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Sandro Lombardi e Roberto Latini alla prova di Pirandello
Difficile chiedere di più: un grande attore al tuo servizio, propenso al confronto e alla sperimentazione (Sandro Lombardi), una location da sogno con cui interagire (il chiostro del duecentesco Palazzo del Bargello di Firenze, sede del museo omonimo), un compositore-amico (Gianluca Misiti, cofondatore con Latini della compagnia Fortebraccio Teatro) che intercetta le tue volontà e sa tradurle in musica. Roberto Latini stravince la prova con Pirandello: la sua personalissima versione de L’uomo dal fiore in bocca [photo: teatrodellapergola.com] è affascinante.
Due personaggi in scena che assomigliano a due clown, elegantemente vestiti da Marion D’Amburgo: il superbo Sandro Lombardi è l’uomo dal fiore in bocca, ha la tristezza di un pierrot e le movenze di Charlot anche se è alto e slanciato. Affronta la morte (quel fiore è una malattia, l’epitelioma) sprezzante e impaurito allo stesso tempo. Merito al grande attore. Il suo avventore notturno è interpretato da Roberto Latini (qui anche regista) che invece della sua solita voce rock ne propone questa volta una in farsetto. È truccato come il Joker di Batman o come i Kiss. Sfoggia un’interpretazione intensa e magica. Tiene alti i toni dello spettacolo, e il ritmo, riuscendo a inserirsi nei monologhi di Lombardi con fare svolazzante e sgusciante. Interpreta il niente dell’esistenza del suo personaggio con teatrale dignità.
Sono in gabbia i due clown, si muovo agili con le loro scarpe lunghissime nella struttura costruita attorno al pozzo del chiostro: una gabbia da uccellini con tanto di altalena e piume svolazzanti. I due uccellini-clown fanno diventare il loro incontro notturno (ad un bar della stazione) un gioco di movimenti, lazzi novecenteschi, corse e girotondi. Per scoprire gli spazi della splendida cornice che gli ospita, per giocare con le luci (interessante il lavoro di Gianni Pollini) e con le ombra sulle mura, per sparire tra il pubblico, per perdersi tra le musiche originali e le campionature dei loro ghigni. I due uccellini-clown sono il simbolo della fragilità degli esseri umani, e gli spari che periodicamente si sentono e sconquassano “il pacifico avventore” Latini lo confermano.
Vita e morte si dondolano dall’altalena per un testo che nel 1922 anticipava quei temi cari a Beckett e altri giganti del Novecento (l’alienazione, l’incomunicabilità, la malattia). Una messa in scena originale, un monologo che diventa dialogo, due attori ai vertici della recitazione italiana, un risultato finale apprezzato dal pubblico fiorentino. [Simone Pacini]
L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA
di Luigi Pirandello
con Sandro Lombardi e Roberto Latini
adattamento e drammaturgia Sandro Lombardi
spazio scenico e regia Roberto Latini
costumi Marion D’Amburgo
luci Gianni Pollini
musiche originali Gianluca Misiti
realizzazione scena Luca Baldini
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