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IAT 3-9dic > Dopo 2 mesi di factory Perdutamente si apre alla città di Roma. Milano: un’Alice underground all’Elfo. Toscana: una Giovanna al rogo al Fabbricone
#ROMA
3 lun @ T. India > Prima settimana di Perdutamente, il progetto voluto dal Teatro di Roma che ha trasformato per tre mesi il Teatro India in quello che dovrebbe sempre essere: una factory per la creazione di nuove forme di arte contemporanea, dal teatro alla danza fino alle arti visive. Durante dicembre gli spettatori potranno prendere parte ai processi e ai progetti che si sono innescati tra le 18 compagnie scelte. Diciannove giorni in cui il teatro, il foyer, le sale, i corridoi, sono articolati e disarticolati a seconda dei formati: appunti, prove aperte, studi, istantanee, conferenze-spettacolo, incontri, performance, interventi teatrali e di danza, installazioni permanenti. Con Accademia degli Artefatti | Andrea Baracco | lacasadargilla/Lisa Ferlazzo Natoli | Compagnia Andrea Cosentino | Compagnia Biancofango | Daniele Timpano/Elvira Frosini | Daria Deflorian/Antonio Tagliarini | Diana Arbib. Luca Brinchi. Roberta Zanardo/Santasangre | Fattore K/Federica Santoro. Luca Tilli | Fortebraccio Teatro | Lucia Calamaro | MK | Muta Imago | Opera | PsicopompoTeatro | teatrodelleapparizioni | Tony Clifton Circus | Veronica Cruciani [fino al 21]
4 mar @ T. Ambra Garbatella > BELLA TUTTA! I miei grassi giorni felici di e con Elena Guerrini: le donne sono sempre più spesso descritte dai media come Barbie campionesse dell’incastro, sempre di corsa dal lavoro alla palestra, in grado di improvvisare una seduta di make up nel traffico, il tutto svolazzando su tacchi a spillo 12 e sfoggiando un perfetto look all’ultimo grido. Ma ci crediamo veramente? Oppure la nostra bellezza consiste proprio in ciò che abbiamo di profondamente unico e originale: i nostri difetti?! Bella tutta! sono io e la mia pancia. Bella tutta! è ribellarsi a chi ci vuole trasformare in tante Barbie sorridenti. Bella tutta! è un inno alla nostra singolarità. [fino al 16]
4 mar @ T. Argot > MATERNITY BLUES (from medea) di Grazia Verasani, regia Elena Arvigo. In un ospedale psichiatrico giudiziario si incontrano quattro donne, quattro Medee. Sono la dolce Marga, l’aggressiva Eloisa, la giovanissima Rina e la più consapevole Vincenza. Chiuse all’interno di questo luogo non-luogo trascorrono il loro tempo espiando una condanna, che è soprattutto interiore, per il gesto che ha vanificato le loro esistenze. Dalla convivenza forzata – che genera la sofferenza di leggere la propria colpa in quella delle altre – germogliano amicizie, spezzate confessioni, un conforto senza consolazione. [fino al 16]
4 mar @ T. Vascello > Debutto per Fratto_X, il nuovo spettacolo della coppia artistica Rezza/Mastrella. Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce? Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda? Due persone discorrono sull’esistenza. Una delle due, quando l’altra parla, ha tempo per pensare: sospetta il tranello ma non ne ha la certezza. Mentre l’ansia del presente sconvolge il passato, mentre uccelletti improbabili tracciano traiettorie azzardate, lo specchio parlante costringe a pensare chi era lì per vedere, chi era lì per sentire, chi era lì per subire la tirannia di chi si fa pagare per strappare l’arbitrio. Mai così poco libero. [fino al 6gen]
5 mer @ T. Olimpico > Torna Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio. Leggi la recensione. [fino al 16]
7 ven @ Forte Fanfulla > Nell’ambito della residenza teatrale Lieto Fine Eventuale, Industria Indipendente presenta due nuovi spettacoli: A.M.O. e E. [fino all’8]
#MILANO
3 lun @ T. Sala Fontana > LA CASA DI BERNARDA ALBA di Federico Garcìa Lorca, regia di Raffaella Boscolo. L’estremo capolavoro di García Lorca, completato nel giugno 1936 pochi mesi prima di essere fucilato dai nazionalisti. Si tratta di un’opera-testamento quasi profetica, l’ultimo scritto dal poeta prima di andare incontro ad una morte crudele. Già nel titolo Lorca comunica il carattere dominante del suo personaggio, Bernarda, padrona della casa e padrona e signora di quelli che la abitano con lei. Alla morte del secondo marito, impone alle figlie il rispetto assoluto del lutto, impedendo loro qualsiasi contatto con il mondo esterno. La comunità ristretta in cui sono chiuse produce effetti catastrofici trasformando le protagoniste in iene, belve, felini incattiviti dall’invidia, dalla gelosia, dal possesso. [fino al 5]
3 lun @ CRT Salone > Gerunda felix, drammaturgia, regia, scene e costumi Enzo G. Cecchi. Un imprenditore in attesa di un trapianto e un domestico straniero. Questi i personaggi di Gerundia Felix. Si parla di razzismo, intolleranza e compravendita di organi, spensieratamente con parole qualsiasi, spesso grossolane, ascoltate al bar, al ristorante, in una piazza o al supermarket. Uno spettacolo duro, a volte surreale che scivola nel comico, che mette a nudo una umanità impietosa che pur intollerante non può più vivere senza “l’altro”. [fino al 6]
3 lun @ T. Elfo Puccini > ALICE UNDERGROUND da Lewis Carroll, uno spettacolo scritto, diretto e disegnato da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. “Anche noi stiamo ripercorrendo le suggestioni di questo testo, per mettere in scena quella realtà insensata, sospesa e sovvertita che Alice incontra nel suo sogno, ci raccontano Bruni e Frongia. Con tutti i mezzi che ci offrono l’artigianato della scena e la tecnologia dei video, che qui useremo come una moderna e fantasmagorica lanterna magica, abbiamo progettato una sorta di cartoon teatrale che animerà un grande fondale dal quale emergeranno gli attori in carne e ossa. Abbiamo realizzato più di trecento disegni, dipinti ad acquerello con pazienza certosina per giocare con un teatro “fatto a mano” che ci aiutasse concretamente a ritrovare la dimensione dell’infanzia, dove sia possibile giocare con il Tempo e lo Spazio, contestare il senso delle parole, inscenare assurdi indovinelli, mettere in dubbio le nostre certezze”. [fino al 31]
4 mar @ Piccolo Teatro Grassi > Il giardino dei ciliegi regia Paolo Magelli con la Compagnia Stabile del Teatro Metastasio arriva a Milano. Leggi la recensione [fino al 9]
#TOSCANA
7 ven @ T. ObiHall di Firenze > Per il quarto anno consecutivo torna il Circo Nero. “Questo non è il circo triste degli animali in gabbia e delle unghie tagliate, non è il circo meraviglioso che tiene a bocca aperta i bambini di tutto il mondo, e neppure quello struggente dei clown nani che inciampano nella vita con le loro scarpe troppo grosse. Questo è il Circo della Musica e delle Passioni che urlano dentro, è il Circo della Notte, il CIRCO NERO!”
7 ven @ T. Manzoni di Pistoia > A PORTE CHIUSE liberamente ispirato all’omonimo testo di Jean Paul Sartre. Regia Marine Galstyan, produzione Compagnia Incontroverso. Una rappresentazione del tutto originale che si fonde con la disciplina della danza e, precisamente, con il Tango che restituisce all’opera dinamiche e ritmi accattivanti, rappresentando il canale espressivo più diretto per trasmettere l’angoscia e la disperazione dei personaggi, soprattutto quando il dolore li rende muti. Nel momento in cui sono impediti nel parlare, il corpo si ribella e libera il suo linguaggio. Da questa esigenza ed esperimento, nasce una nuova ricerca teatrale che unisce diverse arti e le sintetizza in un unico stile espressivo.
7 ven @ I Macelli di Certaldo (FI) > Io non sono lei di e con Francesca Sarteanesi. “Questo progetto nasce da un incontro casuale, di quelli che nella vita spesso capitano. Molti restano solo incontri belli o brutti altri si trasformano in esperienze di vita. Ho incontrato una signora di una settantina d’anni ormai suonati. Ha uno sguardo chiaro ma parla poco e ha una voce estremamente sottile e acuta. Dopo un minuto di conversazione si è girata improvvisamente verso di e me e mi ha detto: “Adesso basta, non voglio più parlare”. Da quel preciso momento è iniziato il mio dialogo con lei. Lei ha elaborato un trattato attraverso undici tavole disegnate e scritte dove racconta la sua esperienza con la psichiatria. Ad ogni medicinale assunto corrisponde un disegno. Ogni tavola descrive con amarezza ed ironia come il suo corpo e la sua mente hanno reagito ad ogni singolo farmaco da lei stessa consapevolmente ingerito. Non ci sono filtri e non ci sono mezze parole. I colori parlano e prendono forma e le frasi sono semplici e chiare”. [fino all’8]
7 ven @ T. Fabbricone di Prato > GIOVANNA AL ROGO del Teatro del Carretto. Lo spettacolo non ha la pretesa di comprendere il personaggio di Giovanna, e neppure quello di abbandonarsi a letture basate su convinzioni personali. La sua vicenda reale si perde infatti nel mare delle interpretazioni, il più delle volte fantasiose o dettate dall’ideologia, sorte intorno al personaggio: divenuto nel corso del Novecento oggetto di nuove attenzioni, sia dal punto di vista artistico, con le molte versioni che ci hanno lasciato il cinema, la musica, il teatro, sia in termini storici con la sua santificazione. [fino al 9]
8 sab @ Il Moderno di Agliana (PT) > GRUPPO NANOU presenta SPORT . Esporre un corpo nella sua fragilità e diametralmente opposta forza. Il momento di sospensione. Ricerca del punto di contatto, frattura, interferenza fra atto tecnico e la sua fragilità di pensiero. Il momento di tutte le possibilità di cambiamento, di tutte le potenziali direzioni. L’attimo che non si può fermare fisicamente ma in cui più si apre il respiro dell’atleta. Vacillare. Portar dentro il pensiero tecnico che si manifesta in azione nello spazio. La cosa importante non è il risultato, l’azione nello spazio.
IAT 16-22gen > Debutti: Anagoor e Macelleria Ettore a Roma, ancora un Woyzeck di Claudio Morganti al CRT di Milano. Mentre il Teatro del Carretto e il Teatro delle Albe si impossessano di prestigiosi palcoscenici toscani.
#ROMA
17 mar @ T. Argot > ELEKTRIKA un’opera techno. Uno spettacolo di Macelleria ETTORE, con Maura Pettorruso e Woody Neri. Testo e regia Carmen Giordano. Macelleria Ettore ricerca il proprio linguaggio nell’Opera, nella Tragedia, nel Mito. Elektra è la protagonista di un’opera techno. Elektrika. La musica è atmosfera e sostanza dell’opera. La musica è Elektrika. Elettronica. Techno. Live. Elektrika è una ricerca tra l’arcaico e il futuribile. Un linguaggio nuovo di secoli fa. [fino al 22]
17 mar @ Piccolo Eliseo Patroni Griffi > TEATRO KISMET OPERA presenta IL PARADOSSO DEL POLIZIOTTO E TEX WILLER da Il Paradosso del Poliziotto e e Intervista Impossibile a Tex Willer di Gianrico Carofiglio, adattamento teatrale e regia Teresa Ludovico. Uno scrittore incontra un ispettore di polizia per scoprire i segreti delle tecniche dell’interrogatorio. Uno scrittore intervista Tex Willer, il personaggio dei fumetti preferito nella sua adolescenza. Uno scrittore, una scrittura che si annida negli interstizi delle tavole disegnate, nei vuoti, nelle sospensioni del racconto,della memoria… e ti ritrovi nella poltrona dello studio di tuo padre, a mangiare un panino con il prosciutto, a sfogliare Tex, a parlare come lui, a ordinare un barilotto di birra e a rompere il boccale sul pavimento, a sparare in alto, a soffiare sulla canna, a montare a cavallo e sentire fischiare il vento di maestrale… eri un ragazzo e sei già un uomo (TL). [fino al 22]
17 mar @ T. Quirino > Mariangela D’Abbraccio in LA LAMPADINA GALLEGGIANTE di Woody Allen, regia Armando Pugliese. La storia è ambientata in una degradata periferia di New York nel 1945 e racconta le vicende di una stravagante famiglia in piena crisi esistenziale. Il padre sogna di vincere alla lotteria e scappare con la sua amichetta, una cameriera di un locale di quart’ordine, ma è assalito dagli strozzini; la madre da ragazzina voleva fare la ballerina ed ora progetta di vendere fiammiferi personalizzati per corrispondenza, anche se le sue frustrate ambizioni di successo si riversano sul figlio ‘artista’. Dei due figli , uno appicca gli incendi, l’altro vorrebbe fare il prestigiatore ma è letteralmente terrorizzato dal pubblico e continua a balbettare. Infine c’è un manager il cui migliore cliente è un cane che canta. [fino al 29]
19 gio @ Angelo Mai > FORTUNY di Anagoor. Mariano Fortuny y Madrazo (1871-1949), andaluso di Granada e veneziano d’adozione, fu tintore di stoffe alchimista, “stampatore di nuove generazioni di astri, pianeti, animali” nelle parole di D’Annunzio. Un artista del tessuto, del teatro e della fotografia e un collezionista d’arte, allo stesso tempo, ossessionato dalla bellezza e dal desiderio di carpire l’essenza di Venezia e trasformarla. FORTUNY non è uno spettacolo teatrale attorno alla figura di Mariano Fortuny, ma di lui assume lo sguardo complesso sulla preziosa delicatezza di Venezia con l’intento di catturare il cuore del suo fervente lavoro sulla catalogazione della memoria e sulla trasmissione delle forme. [fino al 20]
Anagoor FORTUNY from Anagoor on Vimeo.
#MILANO
17 mar @ CRT > Debutto nazionale per Ombre Wozzeck di Rita Frongia (testo tratto da Wozzeck di Alban Berg e da Woyzeck di Georg Buchner), regia Claudio Morganti. Le ombre ricoprono la terra. Le ombre si adagiano su ogni cosa e di ogni cosa prendono forma. Le asperità delle superfici distorcono e tormentano le ombre. I cinesi dicono che le ombre racchiudono le anime. Il fatto che abbiano pensato ad un telo (il Telo della morte) verticale, bianco e perfettamente liscio che le possa catturare non è atto di presunzione ma di misericordia. Il telo della morte è il luogo dove le anime tormentate dai tormentati corpi terreni possono trovare un po’ di pace nella loro forma purificata. Lì possono sostare piene e compatte. In cambio ci regalano tutta la forza del loro dramma. Che salto folle passare dalla superficie del corpo all’interno dell’anima! Si tratta semplicemente di uno spettacolo di teatro di figura. Un teatro d’ombre. Si tratta di un “Operina muiscale per uomini ombra di poche parole”. Un corpo è tridimensionale, la sua ombra è bidimensionale e questo lavoro è uno studio sul movimento in funzione dell’ombra, un esercizio di estremo straniamento, talmente limpido e folle da portare, a tratti, alla totale adesione con il personaggio. E’ la storia del soldato Woyzeck. [fino al 29]
18 mer @ T. Out Off > MIA FIGLIA VUOLE PORTARE IL VELO di Sabina Negri, con Caterina Vertova e Alice Torriani, regia Lorenzo Loris. Dopo anni di dibattito sul “velo”, il mondo occidentale torna a interrogarsi sulla propria identità e sulle relazioni con la comunità islamica che vive al suo interno. Al centro della questione le donne musulmane: è ammissibile portare il velo in una società che ha fatto della laicità e dell’emancipazione femminile due dei suoi cardini? Il testo scritto da Sabina Negri è liberamente tratto da “Lettera a mia figlia che vuol portare il velo” di Leila Djitli. Fatima è una donna franco-algerina che si è sempre battuta per l’integrazione, la libertà, i diritti delle donne musulmane. Jasmine è sua figlia, ha venticinque anni, e il giorno seguente si deve laureare in medicina. I preparativi per festeggiare l’importante traguardo, che racchiude in sé anche il valore dell’emancipazione, sono in corso. Ma improvvisamente Jasmine rivela alla madre che vuole portare il velo. Le sue parole tagliano l’aria, paralizzano i preparativi della festa, fanno crollare le certezze. Fatima inghiotte la rabbia, cerca di dominare la delusione ma deve rinunciare a proibire. [fino al 5feb]
19 gio @ T. i > Daniele Timpano nell’anteprima per Milano di ALDO MORTO – tragedia. “Desolato, io non c’ero quando è morto Moro. Aldo è morto senza il mio conforto. Era il 9 maggio 1978. Non avevo ancora quattro anni. Quando Moro è morto, non me ne sono accorto. Ma dov’ero io quel 9 maggio? E cosa facevo? A che pensavo? E soprattutto a voi che ve ne importa? È una cosa importante cosa facevo e che pensavo io a tre anni e mezzo? Aldo è morto, poveraccio. Aldo Moro, lo statista. Che un certo Moro fosse morto l’ho scoperto alla televisione una decina di anni dopo, grazie a un film con Volontè. Un film con Aldo morto. Ci ho messo un po’ a capire fosse tratto da una storia vera” (DT). [fino al 21]
19 gio @ T. di Ringhiera > Uno spettacolo leggendario: la Compagnia ATIR in ROMEO E GIULIETTA [leggi il tweet] di William Shakespeare. Romeo e Giulietta è il primo spettacolo della Compagnia ATIR, il primo spettacolo diretto da Serena Sinigaglia. È la storia di un gruppo di ragazzi che sognavano un mondo diverso, e ora, anche se non sono più ragazzi, ma uomini e donne, continuano a sognarlo con la stessa disperata vitalità e lo stesso immutato bisogno di verità. La storia della compagnia ATIR. La loro storia al Teatro Ringhiera. [fino al 29]
19 gio @ T. Litta > Teatri di Vita presenta Il Frigo, uno spettacolo di Andrea Adriatico per Eva Robin’s, di Copi. Abbiamo messo Eva Robin’s nel Frigo! Apri lo sportello e parte una strana girandola di personaggi e storie, di surreali crudeltà. Il frigo – surreale e pungente – è uno dei testi teatrali più vorticosi di Copi, dove si ritrovano concentrati tutti i suoi temi e le sue manie, a cominciare dai sessi indefiniti e dalle violenze a ripetizione. A incarnare l’eroina di questa strana opera è Eva Robin’s. Ironica, affascinante, cinica, Eva Robin’s, rivela il suo straordinario talento d’attrice affrontando sola in scena una miriade di personaggi in un meccanismo di veloci trasformismi e moltiplicazioni di identità. [fino al 29]
20 ven @ SpazioTeatro89 > RESPIRALE TEATRO in PAMPER ME. La pubblicità di una grande Compagnia Navale, la perfezione di una meganave da crociera, la bellezza dei caraibi, un universo galleggiante in cui tutti comprendono il tuo diritto a desiderare, e lo esaudiscono in un lampo. Pamper me è un quadro surrealista, una crudele riflessione sul desiderio dell’Uomo, sul suo inarrestabile volere. Un monologo crudele e psichedelico, che esaspera immagini e sentimenti fino all’irrealtà, perché altrettanto irreale è il nostro desiderio di essere viziati. [fino al 21]
20 ven @ T. Officina > DEMOCRAZIA di Andrea Balzola, con Emanuela Villagrossi, regia Maria Arena. Due sorelle: Lia e Rachele. Due potenti figure femminili che incontriamo nella Bibbia e poi nella reinterpretazione dantesca: Lia simbolo della vita attiva, Rachele di quella contemplativa. Due anime opposte e in simmetrico conflitto tra loro: memoria contro oblio, conservazione delle radici contro globalizzazione transnazionale, nostalgia per un inesistente passato paradisiaco contro cinica accettazione del crudo presente. Sono le polarità entro le quali si dibatte la nostra travagliata democrazia, che questa potente metafora incarna in Lia e Rachele, proiettandone le tensioni in una dimensione storica. [fino al 22]
22 dom @ Studio Area 22 > Torna BLACK ROOM – LA CAPITALE DEL VIZIO “ACCIDIA”. È uno spettacolo composto da racconti nati dalla penna di autori (emergenti e non) selezionati attraverso un concorso letterario sui 7 Vizi Capitali indetto da CreArTheater. Questi racconti sono diventati dei monologhi e messi in scena attraverso uno spettacolo/performance . Lo spettatore si troverà nella posizione di deus ex machina, avendo la possibilità di scegliere tra una rosa di dieci TITOLI proposti, ma in scena andranno SOLO cinque titoli, quelli più votati tra: un ANTIPASTO, al buio, e quattro PIATTI UNICI, attraverso una breve sinossi.
#TOSCANA
16 lun @ T. Fabbrichino – Prato e T. Goldoni – Firenze > Due appuntamenti col TPO: per il Progetto O-O [occhio orecchio] ancora in scena In bocca al lupo nella stagione Metastasio Ragazzi per tutta la settimana. La performance site specific Illudia invece in scena a Firenze per Pitti Bimbo il 19. [fino al 22]
17 mar @ T. Francesco di Bartolo – Buti e La città del teatro – Cascina (PI) > Quando il teatro di ricerca incontra il teatro-ragazzi: La repubblica dei bambini di Teatro Sotterraneo. Lo spettacolo è un capitolo di Nuovi sguardi per un pubblico giovane, un “cantiere produttivo” inaugurato nel 2010 con cui il Teatro delle Briciole si propone di affidare a giovani gruppi della ricerca italiana il compito di creare uno spettacolo per bambini. Lo spettacolo coinvolge direttamente i bambini affidando loro la creazione di un nuovo stato. I palcoscenico diventa così lo spazio del possibile, il luogo dove la realtà, come la finzione, sono una costruzione da condividere. Leggi, moneta, istituzioni, diplomazia, commerci: cosa succede se dall’oggi al domani bisogna costruire una Repubblica dal nulla? [fino al 10]
17 mar @ T. della Pergola – Firenze > Il Teatro del Carretto sul palco più prestigioso della borghese Firenze con Amleto [leggi il tweet] da William Shakespeare, adattamento e regia Maria Grazia Cipriani, scene e costumi Graziano Gregori. “Proveremo a leggere il testo nella prospettiva del protagonista, con le altre figure, fantasmatiche o reali, filtrate dalla sua sensibilità o dalla sua immaginazione: proiettando il dramma come in un sogno, in una riscrittura che attraverso spostamenti, cesure e montaggi caratterizzi una struttura che pur dal taglio quasi cinematografico, metta in evidenza o infranga ogni convenzione teatrale, sempre sovrapponendo moto tragico a moto comico e che lasci l’interpretazione psicanalitica come quella politica visibili in trasparenza, per mettere in luce il dramma dell’uomo oppresso da pensieri sul senso dell’esistenza: solo con i fantasmi, il dubbio, l’essere o non essere”. [fino al 22]
20 ven @ T. Il Moderno – Agliana (PT) > PERIODONERO [leggi il tweet] di COSMESI: “Abbiamo percepito periodonero prima che fosse sui giornali. abbiamo sentito sbriciolarsi quei pochi residui interessi comuni, a favore di un comodo adattamento al brutto. abbiamo immaginato ombre nere che vanno a costituire un mondo inventato dove viviamo, che disegnano un cartone animato senza scala di grigi, dove va tutto storto, dove siamo massa mentre ci crediamo protagonisti, dove la nostra azione, all’interno di un mondo che va per la sua strada, risulta quasi lirica nella sua disperata inutilità. abbiamo pensato che lo schermo, rettangolare e illuminato di bianco, altro non è che un’architettura astratta e razionalista, fatta ad apposta per contenere le nostre ombre nere, nate per sottrarre la luce, per essere il periodonero. nulla di catastrofico, nulla di veramente triste. periodonero ti aspetta fuori di qui.”
21 sab @ Spazio K – Prato > Barokthegreat presenta Fidippide. Fidippide è lontano, appoggiato teneramente allo spazio umido, foderato di velluto, del nostro immaginario collettivo. Quando si tenti allora di posizionarlo precisamente in qualche pagina della storia antica, di lui non si afferra che l’eco impigliata ai versi del testo del conferenziere di Samosata dedicato alle mani. Il topos del guerriero attico, testimone della cruenta battaglia a Maratona, che fattosi messo trattenne nella corsa la novella della vittoria, per esalarla nel suo ultimo gesto.
21 sab @ T. Verdi – Pisa > Il Teatro delle Albe presenta L’AVARO di Molière, traduzione di Cesare Garboli. Un progetto di Ermanna Montanari e Marco Martinelli [leggi la recensione]. [fino al 22]
22 dom @ Seipuntozero – Firenze > Isole Comprese Teatro presenta ORAZIONE INTIMA [leggi il tweet] di Gillo Conti Bernini da Artaud. [fino al 24]