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IAT 28apr-4mag: Mummenschanz, Teatro delle Albe, Fabbrica Europa
IAT in fretta e furia e incompleto perché sto partendo.. 😦
A Roma i Mummenschanz al T. Olimpico festeggiano 40 anni di attività, Ambra Senatore nuovo spettacolo John al Palladium, Manfredi Perego a Palazzetto Mattei, mentre continua Teatri di Vetro.
A Milano un Hamlet d’oltremanica con Two Gents Production per la prima volta in Italia, al Franco Parenti. Pop Corner: un appuntamento gastronomico a Campo teatrale, molto simpatico. Il Pantani del Teatro delle Albe all’Elfo. Nella rete sull’abuso della rete da parte dei giovani è l’appuntamento con il Teatro del Buratto al T. Verdi.
In Toscana: comincia Fabbrica Europa alla Stazione Leopolda di Firenze e non solo. Al Castello Pasquini di Castiglioncello si danza col Progetto Anticorpi.
Quello che mi son perso scrivetelo nei commenti, e condividete! Buon Primo Maggio!
IAT 16-22gen > Debutti: Anagoor e Macelleria Ettore a Roma, ancora un Woyzeck di Claudio Morganti al CRT di Milano. Mentre il Teatro del Carretto e il Teatro delle Albe si impossessano di prestigiosi palcoscenici toscani.
#ROMA
17 mar @ T. Argot > ELEKTRIKA un’opera techno. Uno spettacolo di Macelleria ETTORE, con Maura Pettorruso e Woody Neri. Testo e regia Carmen Giordano. Macelleria Ettore ricerca il proprio linguaggio nell’Opera, nella Tragedia, nel Mito. Elektra è la protagonista di un’opera techno. Elektrika. La musica è atmosfera e sostanza dell’opera. La musica è Elektrika. Elettronica. Techno. Live. Elektrika è una ricerca tra l’arcaico e il futuribile. Un linguaggio nuovo di secoli fa. [fino al 22]
17 mar @ Piccolo Eliseo Patroni Griffi > TEATRO KISMET OPERA presenta IL PARADOSSO DEL POLIZIOTTO E TEX WILLER da Il Paradosso del Poliziotto e e Intervista Impossibile a Tex Willer di Gianrico Carofiglio, adattamento teatrale e regia Teresa Ludovico. Uno scrittore incontra un ispettore di polizia per scoprire i segreti delle tecniche dell’interrogatorio. Uno scrittore intervista Tex Willer, il personaggio dei fumetti preferito nella sua adolescenza. Uno scrittore, una scrittura che si annida negli interstizi delle tavole disegnate, nei vuoti, nelle sospensioni del racconto,della memoria… e ti ritrovi nella poltrona dello studio di tuo padre, a mangiare un panino con il prosciutto, a sfogliare Tex, a parlare come lui, a ordinare un barilotto di birra e a rompere il boccale sul pavimento, a sparare in alto, a soffiare sulla canna, a montare a cavallo e sentire fischiare il vento di maestrale… eri un ragazzo e sei già un uomo (TL). [fino al 22]
17 mar @ T. Quirino > Mariangela D’Abbraccio in LA LAMPADINA GALLEGGIANTE di Woody Allen, regia Armando Pugliese. La storia è ambientata in una degradata periferia di New York nel 1945 e racconta le vicende di una stravagante famiglia in piena crisi esistenziale. Il padre sogna di vincere alla lotteria e scappare con la sua amichetta, una cameriera di un locale di quart’ordine, ma è assalito dagli strozzini; la madre da ragazzina voleva fare la ballerina ed ora progetta di vendere fiammiferi personalizzati per corrispondenza, anche se le sue frustrate ambizioni di successo si riversano sul figlio ‘artista’. Dei due figli , uno appicca gli incendi, l’altro vorrebbe fare il prestigiatore ma è letteralmente terrorizzato dal pubblico e continua a balbettare. Infine c’è un manager il cui migliore cliente è un cane che canta. [fino al 29]
19 gio @ Angelo Mai > FORTUNY di Anagoor. Mariano Fortuny y Madrazo (1871-1949), andaluso di Granada e veneziano d’adozione, fu tintore di stoffe alchimista, “stampatore di nuove generazioni di astri, pianeti, animali” nelle parole di D’Annunzio. Un artista del tessuto, del teatro e della fotografia e un collezionista d’arte, allo stesso tempo, ossessionato dalla bellezza e dal desiderio di carpire l’essenza di Venezia e trasformarla. FORTUNY non è uno spettacolo teatrale attorno alla figura di Mariano Fortuny, ma di lui assume lo sguardo complesso sulla preziosa delicatezza di Venezia con l’intento di catturare il cuore del suo fervente lavoro sulla catalogazione della memoria e sulla trasmissione delle forme. [fino al 20]
Anagoor FORTUNY from Anagoor on Vimeo.
#MILANO
17 mar @ CRT > Debutto nazionale per Ombre Wozzeck di Rita Frongia (testo tratto da Wozzeck di Alban Berg e da Woyzeck di Georg Buchner), regia Claudio Morganti. Le ombre ricoprono la terra. Le ombre si adagiano su ogni cosa e di ogni cosa prendono forma. Le asperità delle superfici distorcono e tormentano le ombre. I cinesi dicono che le ombre racchiudono le anime. Il fatto che abbiano pensato ad un telo (il Telo della morte) verticale, bianco e perfettamente liscio che le possa catturare non è atto di presunzione ma di misericordia. Il telo della morte è il luogo dove le anime tormentate dai tormentati corpi terreni possono trovare un po’ di pace nella loro forma purificata. Lì possono sostare piene e compatte. In cambio ci regalano tutta la forza del loro dramma. Che salto folle passare dalla superficie del corpo all’interno dell’anima! Si tratta semplicemente di uno spettacolo di teatro di figura. Un teatro d’ombre. Si tratta di un “Operina muiscale per uomini ombra di poche parole”. Un corpo è tridimensionale, la sua ombra è bidimensionale e questo lavoro è uno studio sul movimento in funzione dell’ombra, un esercizio di estremo straniamento, talmente limpido e folle da portare, a tratti, alla totale adesione con il personaggio. E’ la storia del soldato Woyzeck. [fino al 29]
18 mer @ T. Out Off > MIA FIGLIA VUOLE PORTARE IL VELO di Sabina Negri, con Caterina Vertova e Alice Torriani, regia Lorenzo Loris. Dopo anni di dibattito sul “velo”, il mondo occidentale torna a interrogarsi sulla propria identità e sulle relazioni con la comunità islamica che vive al suo interno. Al centro della questione le donne musulmane: è ammissibile portare il velo in una società che ha fatto della laicità e dell’emancipazione femminile due dei suoi cardini? Il testo scritto da Sabina Negri è liberamente tratto da “Lettera a mia figlia che vuol portare il velo” di Leila Djitli. Fatima è una donna franco-algerina che si è sempre battuta per l’integrazione, la libertà, i diritti delle donne musulmane. Jasmine è sua figlia, ha venticinque anni, e il giorno seguente si deve laureare in medicina. I preparativi per festeggiare l’importante traguardo, che racchiude in sé anche il valore dell’emancipazione, sono in corso. Ma improvvisamente Jasmine rivela alla madre che vuole portare il velo. Le sue parole tagliano l’aria, paralizzano i preparativi della festa, fanno crollare le certezze. Fatima inghiotte la rabbia, cerca di dominare la delusione ma deve rinunciare a proibire. [fino al 5feb]
19 gio @ T. i > Daniele Timpano nell’anteprima per Milano di ALDO MORTO – tragedia. “Desolato, io non c’ero quando è morto Moro. Aldo è morto senza il mio conforto. Era il 9 maggio 1978. Non avevo ancora quattro anni. Quando Moro è morto, non me ne sono accorto. Ma dov’ero io quel 9 maggio? E cosa facevo? A che pensavo? E soprattutto a voi che ve ne importa? È una cosa importante cosa facevo e che pensavo io a tre anni e mezzo? Aldo è morto, poveraccio. Aldo Moro, lo statista. Che un certo Moro fosse morto l’ho scoperto alla televisione una decina di anni dopo, grazie a un film con Volontè. Un film con Aldo morto. Ci ho messo un po’ a capire fosse tratto da una storia vera” (DT). [fino al 21]
19 gio @ T. di Ringhiera > Uno spettacolo leggendario: la Compagnia ATIR in ROMEO E GIULIETTA [leggi il tweet] di William Shakespeare. Romeo e Giulietta è il primo spettacolo della Compagnia ATIR, il primo spettacolo diretto da Serena Sinigaglia. È la storia di un gruppo di ragazzi che sognavano un mondo diverso, e ora, anche se non sono più ragazzi, ma uomini e donne, continuano a sognarlo con la stessa disperata vitalità e lo stesso immutato bisogno di verità. La storia della compagnia ATIR. La loro storia al Teatro Ringhiera. [fino al 29]
19 gio @ T. Litta > Teatri di Vita presenta Il Frigo, uno spettacolo di Andrea Adriatico per Eva Robin’s, di Copi. Abbiamo messo Eva Robin’s nel Frigo! Apri lo sportello e parte una strana girandola di personaggi e storie, di surreali crudeltà. Il frigo – surreale e pungente – è uno dei testi teatrali più vorticosi di Copi, dove si ritrovano concentrati tutti i suoi temi e le sue manie, a cominciare dai sessi indefiniti e dalle violenze a ripetizione. A incarnare l’eroina di questa strana opera è Eva Robin’s. Ironica, affascinante, cinica, Eva Robin’s, rivela il suo straordinario talento d’attrice affrontando sola in scena una miriade di personaggi in un meccanismo di veloci trasformismi e moltiplicazioni di identità. [fino al 29]
20 ven @ SpazioTeatro89 > RESPIRALE TEATRO in PAMPER ME. La pubblicità di una grande Compagnia Navale, la perfezione di una meganave da crociera, la bellezza dei caraibi, un universo galleggiante in cui tutti comprendono il tuo diritto a desiderare, e lo esaudiscono in un lampo. Pamper me è un quadro surrealista, una crudele riflessione sul desiderio dell’Uomo, sul suo inarrestabile volere. Un monologo crudele e psichedelico, che esaspera immagini e sentimenti fino all’irrealtà, perché altrettanto irreale è il nostro desiderio di essere viziati. [fino al 21]
20 ven @ T. Officina > DEMOCRAZIA di Andrea Balzola, con Emanuela Villagrossi, regia Maria Arena. Due sorelle: Lia e Rachele. Due potenti figure femminili che incontriamo nella Bibbia e poi nella reinterpretazione dantesca: Lia simbolo della vita attiva, Rachele di quella contemplativa. Due anime opposte e in simmetrico conflitto tra loro: memoria contro oblio, conservazione delle radici contro globalizzazione transnazionale, nostalgia per un inesistente passato paradisiaco contro cinica accettazione del crudo presente. Sono le polarità entro le quali si dibatte la nostra travagliata democrazia, che questa potente metafora incarna in Lia e Rachele, proiettandone le tensioni in una dimensione storica. [fino al 22]
22 dom @ Studio Area 22 > Torna BLACK ROOM – LA CAPITALE DEL VIZIO “ACCIDIA”. È uno spettacolo composto da racconti nati dalla penna di autori (emergenti e non) selezionati attraverso un concorso letterario sui 7 Vizi Capitali indetto da CreArTheater. Questi racconti sono diventati dei monologhi e messi in scena attraverso uno spettacolo/performance . Lo spettatore si troverà nella posizione di deus ex machina, avendo la possibilità di scegliere tra una rosa di dieci TITOLI proposti, ma in scena andranno SOLO cinque titoli, quelli più votati tra: un ANTIPASTO, al buio, e quattro PIATTI UNICI, attraverso una breve sinossi.
#TOSCANA
16 lun @ T. Fabbrichino – Prato e T. Goldoni – Firenze > Due appuntamenti col TPO: per il Progetto O-O [occhio orecchio] ancora in scena In bocca al lupo nella stagione Metastasio Ragazzi per tutta la settimana. La performance site specific Illudia invece in scena a Firenze per Pitti Bimbo il 19. [fino al 22]
17 mar @ T. Francesco di Bartolo – Buti e La città del teatro – Cascina (PI) > Quando il teatro di ricerca incontra il teatro-ragazzi: La repubblica dei bambini di Teatro Sotterraneo. Lo spettacolo è un capitolo di Nuovi sguardi per un pubblico giovane, un “cantiere produttivo” inaugurato nel 2010 con cui il Teatro delle Briciole si propone di affidare a giovani gruppi della ricerca italiana il compito di creare uno spettacolo per bambini. Lo spettacolo coinvolge direttamente i bambini affidando loro la creazione di un nuovo stato. I palcoscenico diventa così lo spazio del possibile, il luogo dove la realtà, come la finzione, sono una costruzione da condividere. Leggi, moneta, istituzioni, diplomazia, commerci: cosa succede se dall’oggi al domani bisogna costruire una Repubblica dal nulla? [fino al 10]
17 mar @ T. della Pergola – Firenze > Il Teatro del Carretto sul palco più prestigioso della borghese Firenze con Amleto [leggi il tweet] da William Shakespeare, adattamento e regia Maria Grazia Cipriani, scene e costumi Graziano Gregori. “Proveremo a leggere il testo nella prospettiva del protagonista, con le altre figure, fantasmatiche o reali, filtrate dalla sua sensibilità o dalla sua immaginazione: proiettando il dramma come in un sogno, in una riscrittura che attraverso spostamenti, cesure e montaggi caratterizzi una struttura che pur dal taglio quasi cinematografico, metta in evidenza o infranga ogni convenzione teatrale, sempre sovrapponendo moto tragico a moto comico e che lasci l’interpretazione psicanalitica come quella politica visibili in trasparenza, per mettere in luce il dramma dell’uomo oppresso da pensieri sul senso dell’esistenza: solo con i fantasmi, il dubbio, l’essere o non essere”. [fino al 22]
20 ven @ T. Il Moderno – Agliana (PT) > PERIODONERO [leggi il tweet] di COSMESI: “Abbiamo percepito periodonero prima che fosse sui giornali. abbiamo sentito sbriciolarsi quei pochi residui interessi comuni, a favore di un comodo adattamento al brutto. abbiamo immaginato ombre nere che vanno a costituire un mondo inventato dove viviamo, che disegnano un cartone animato senza scala di grigi, dove va tutto storto, dove siamo massa mentre ci crediamo protagonisti, dove la nostra azione, all’interno di un mondo che va per la sua strada, risulta quasi lirica nella sua disperata inutilità. abbiamo pensato che lo schermo, rettangolare e illuminato di bianco, altro non è che un’architettura astratta e razionalista, fatta ad apposta per contenere le nostre ombre nere, nate per sottrarre la luce, per essere il periodonero. nulla di catastrofico, nulla di veramente triste. periodonero ti aspetta fuori di qui.”
21 sab @ Spazio K – Prato > Barokthegreat presenta Fidippide. Fidippide è lontano, appoggiato teneramente allo spazio umido, foderato di velluto, del nostro immaginario collettivo. Quando si tenti allora di posizionarlo precisamente in qualche pagina della storia antica, di lui non si afferra che l’eco impigliata ai versi del testo del conferenziere di Samosata dedicato alle mani. Il topos del guerriero attico, testimone della cruenta battaglia a Maratona, che fattosi messo trattenne nella corsa la novella della vittoria, per esalarla nel suo ultimo gesto.
21 sab @ T. Verdi – Pisa > Il Teatro delle Albe presenta L’AVARO di Molière, traduzione di Cesare Garboli. Un progetto di Ermanna Montanari e Marco Martinelli [leggi la recensione]. [fino al 22]
22 dom @ Seipuntozero – Firenze > Isole Comprese Teatro presenta ORAZIONE INTIMA [leggi il tweet] di Gillo Conti Bernini da Artaud. [fino al 24]
Lamezia Ravenna Napoli al Teatro Valle Occupato (16, 17 e 18 dicembre)
Lamezia Ravenna Napoli
Teatro delle Albe e Punta Corsara al Teatro Valle Occupato di Roma (16, 17 e 18 dicembre)
Lamezia Ravenna Napoli scaturisce dall’invito al Teatro delle Albe a proporre in tre serate una propria idea di “direzione artistica”. Un omaggio delle Albe e della compagnia Punta Corsara alla carica ideale e politica con cui da mesi il Teatro Valle è “occupato”, in nome di una diversa concezione, viva e “resistente”, della cultura teatrale.
venerdì 16 ore 21
Capusutta
Donne al parlamento
Esito finale di Capusutta – laboratorio teatrale nello spirito della non-scuola delle Albe condotto a Lamezia Terme da Marco Martinelli e Emanuele Valenti di Punta Corsara, e prodotto e sostenuto dal Comune di Lamezia – Donne al parlamento vede in scena 62 adolescenti lametini e rom, che trasformano e reinventano la commedia di Aristofane.
sabato 17 ore 21
Teatro delle Albe
L’asino cillenico del nolano
Ouverture Alcina
La canzone degli F.P. e I.M.
incontro con il pubblico
La serata delle Albe si apre con la lettura da parte di Marco Martinelli de L’Asino Cillenico del Nolano di Giordano Bruno, breve dialogo filosofico sul concetto di “asinità”. A seguire, reduce dalla rappresentazione alla Fondazione Stanislavskij di Mosca, Ouverture Alcina, performance vocale di Ermanna Montanari intorno alla figura della maga ariostesca; un “canto” in dialetto romagnolo, lingua “ultralocale”, in un combattimento tra la potenza della voce e quella della musica di Luigi Ceccarelli sul testo di Nevio Spadoni. A conclusione della serata, La canzone degli F.P.e degli I.M., “lettura pubblica” del testo di Elsa Morante sui “Felici Pochi e gli Infelici Molti”, un vero e proprio inno alla resistenza poetica nei confronti dell’omologazione imperante.
domenica 18 ore 17
Punta Corsara
Ubu sotto tiro
Il Convegno
La serata di Punta Corsara si apre con la proiezione del film Ubu sotto tiro di Alessandro Renda, video-testimonianza del lavoro delle Albe a Scampia e a Napoli dal 2005 al 2008, presentato da Roberta Carlotto e Maurizio Braucci che oggi continuano a portare avanti l’eredità di Arrevuoto nel napoletano, insieme a Punta Corsara. A seguire Il Convegno, azione teatrale che vede in scena tutti gli attori di Punta Corsara diretti da Emanuele Valenti. Uno spettacolo conferenza in cui lo spirito e le parole di autori come Karl Valentin e Achille Campanile, Rem Koolhaas e Kurt Vonnegut, si mischiano e confondono con l’esperienza quotidiana di lavoro, con le cronache di periferia.
ingresso a sottoscrizione libera agli spettacoli, agli incontri e alle proiezioni fino ad esaurimento posti
Teatro Valle, via del Teatro Valle 21, Roma