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Posts Tagged ‘teatro studio’

IAT 5-11nov > Doppio appuntamento con la Batsheva Dance Company per Romaeuropa, i Marcido sbarcano al Piccolo, settimo Zoom festival a Scandicci

#ROMA

5 lun @ T. Argot Studio > RedReading n.1: Notturno Pasolini un concerto “Divorando parole e musica, in una notte stellata, tra stracci rossi e odore di petrolio, continuiamo a cantare”. RedReading è un programma a cura di Tamara Bartolini e Michele Baronio: sette appuntamenti con la letteratura, la musica e la critica. Un lunedì al mese, in un’atmosfera informale un libro e il suo autore incontrano il teatro.

6 mar @ T. Tor Bella Monaca e T. Quarticciolo > Una tazza di mare in tempesta di e con Roberto Abbiati: un Moby Dick in 17 minuti, un concentrato di creatività e poesia [fino all’8]

6 mar @ T. Vascello > Prosegue Le vie dei festival, questa settimana con Compagnia di Ballo Mòra/Socìetas Raffaello Sanzio in LA SECONDA NEANDERTHAL coreografia, scene e costumi Claudia Castellucci, e poi ancora Enzo Moscato, il nuovo Cechov di Roberto Rustioni e Teatro Sotterraneo per ragazzi [fino all’11]

8 gio @ Auditorium Conciliazione > Doppio appuntamento con la Batsheva Dance Company: Dalla contemplazione intima all’esplosione più selvaggia: in Deca Dance Batsheva Dance Company squaderna con orgoglio tutta la sua gamma comunicativa, in uno spettacolo che riassume il percorso creativo del suo direttore Ohad Naharin. Il secondo appuntamento dedicato a Batsheva con Sadeh 21  approda alla produzione dello scorso anno del direttore per la compagnia israeliana [fino al 9]

Deca Dance – photo: romaeuropa.net

9 ven @ T. Eutheca > 3 appuntamenti con l’Odin Teatret di Eugenio Barba: lo storico Itsi Bitsi, la dimostrazione di lavoro Quasi Orfeo e Bianca come il gelsomino. Con gli attori storici della compagnia norvegese [fino all’11]

9 ven @ T. Tor Bella Monaca > Quello che è ormai un classico del Teatro ragazzi: Buchettino della Socìetas Raffaello Sanzio, tratto da Le Petit Poucet di Charles Perrault, narratrice Silvia Pasello, regia Chiara Guidi. Nella semi-oscurità di una grande camera da letto in legno, la Narratrice accoglie i bambini. I letti sono piccoli, di legno, con lenzuoli e coperte. Ognuno si sdraia nel suo. Quello sarà il suo posto [fino all’11]

#MILANO

5 lun @ Piccolo Teatro Studio > Ingegno visionario e scrittura drammaturgica fuori dagli schemi: l’Edipo re dei Marcido Marcidorijs scava nei significati più profondi del testo. Tra ironia e disperazione, l’inesorabile solitudine di chi è vittima del proprio destino. Regia di Marco Isidori [fino al 10]

6 mar @ T. Elfo Puccini > Menoventi in L’UOMO DELLA SABBIA di Consuelo Battiston, Gianni Farina e Alessandro Miele. «Partiamo da un testo – spiegano i Menoventi – dalle sue figure e dalle sue atmosfere. Un’esile trama da scarnificare ulteriormente. L’osso. Di meno. Il midollo, l’essenza. Il testo per noi è sempre un pre-testo. Qualcosa a monte da cui partire. La necessità è quella di riscrivere, di adattarlo ai bisogni del momento, di inglobarlo e bombardarlo di ulteriori riflessioni e riferimenti, di masticarlo insieme agli attori. Farlo nostro e noi farci suoi. È una sorta di matrimonio aperto a possibili tradimenti. L’uomo della sabbia di E. T. A. Hoffmann (1776 -1822) – padre dello smarrimento nel panorama della letteratura moderna – è il primo passo, la sua trama il primo filo del tessuto. Una lunga serie di altre suggestioni lo arricchiscono, ingrassano e completano».

photo: Arianna Lodeserto

7 mer @ T. i > HILDA di Marie Ndiaye regia di Renzo Martinelli con Alberto Astorri, Federica Fracassi e Francesca Garolla. Hilda non c’è. Non si vede mai, si parla solo di lei. Eppure è l’unica protagonista della pièce. Hilda è l’unico motore del testo, attorno a lei si muovono gli altri personaggi, attorno a lei mutano i dialoghi.La sua forza non è nella sua presenza, ma nella continua assenza. Frank e la padrona, in un confronto serrato, giocano una partita terribile e senza vincitor: contendendosi Hilda perdono se stessi (RM) [fino al 26]

8 gio @ T. dell’Arte > Festival Pulsi edizione 2012. Takla, storica organizzazione nata nel 1998 e con una chiara vocazione per l’improvvisazione come forma di espressione artistica, propone un festival in cui questa “disciplina” si rivolge più esplicitamente alla musica dal vivo e alla danza. Per la prima volta il festival ospita esclusivamente artisti italiani e propone un tema intorno a cui tutto si orienta: lo sguardo. Cosa e come vedono i nostri occhi? Cosa si guarda durante un’azione improvvisativa? Cosa, come e quanto percepiamo attraverso lo sguardo? I nostri occhi hanno la velocità del suono? Del movimento? E’ possibile per un fotografo fissare, fermare in uno scatto fotografico un’azione improvvisativa? Le performance e i workshop del festival cercheranno di riflettere su queste domande, indagando e formulando ipotesi, pensieri e riflessioni che saranno anche condivise con il pubblico nella giornata di sabato 10 novembre [fino al 13]

9 ven @ T. alle Colonne > Eugenio De’ Giorgi ritorna a Milano con lo spettacolo comico IL MALLOPPO di Marcello Marchesi, in occasione dei 100 anni dalla nascita [fino all’11]

9 ven @ Campo Teatrale > DUE PASSI SONO regia, testi ed interpretazione Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi. Premio Scenario per Ustica 2011 e Premio Inbox 2012 [fino all’11]

#TOSCANA

6 mar @ Teatro Studio di Scandicci (FI) > ZOOM FESTIVAL 2012 VII edizione “QUI & ORA” pieno di nomi interessanti: segnaliamo Gruppo Nanou, Costanza Givone [photo], Clinica Mammut, Fibre Parallele, Fagarazzi/Zuffellato e molti altri [fino al 12]

photo: Luís Martins

9 ven > DOTLINE danza propone questa settimana Company Blue alla Tenuta dello Scompiglio di Vorno di Capannori (LU), Miniatures officinae – 6 creazioni inedite commissionate a 6 coreografi d’origine mediterranea al CanGo di Firenze e Compagnia Stalk/Daniele Albanese al Teatro C di Livorno [fino all’11]

IAT 14-20mag > Teatri di Vetro invade di teatro la Garbatella. Il Figuren Theater Tübingen al Verdi di Milano. Cauteruccio conclude i suoi cinque atti teatrali sull’opera d’arte a Scandicci

#ROMA

15 mar @ T. Tor Bella Monaca > PEAU! da Pelle d’asino, testo e regia Vincenzo Manna. Prima nazionale per la popolare fiaba francese divenuta nota per la versione in versi realizzata da Charles Perrault nel 1697: una fiaba che affronta tematiche sicuramente poco frequentate per il pubblico dei più giovani. Ed infatti, argomenti come, la scoperta della sessualità, la precarietà delle relazioni affettive all’interno del nucleo familiare, il coraggio di tenere fede alla propria coscienza e di affrontarne le sofferenze, trovano spazio, linguaggio e azione nella pièce teatrale che toglie alla fiaba ogni connotazione medievale, per creare figure universali nelle quali rispecchiarsi e riconoscersi. [fino al 18]

Peau!

17 gio @ Forte Fanfulla > Nono appuntamento con Parabole tra i sanpietrini, rassegna che ha portato una ventata di novità nella scena romana (sia di contenuti che di metodi): va in scena questa settimana Alessandra Della Guardia con Pulp-Ami: “A volte non si combatte apertamente. Lo so è frustrante. È come stare davanti ad un caminetto, il fuoco si spegne, la cosa ti fa rabbia, ma nessuno ha mai provato a metterci dentro la legna. Ad alimentare quel fuoco”. [fino al 18]

17 gio @ T. Palladium e altri spazi > Al via Teatri di Vetro, la rassegna diretta da Roberta Nicolai e organizzata da triangolo scaleno teatro. Tra i numeorsi spettacoli che invaderanno i suggestivi Lotti della Garbatella e non solo, in questa prima settimana segnalo Inquanto Teatro, Tamara Bartolini e Michele Baronio, il cortometraggio di Daniele Ciprì con i Menoventi [leggi la recensione], Erosanteros, Andrea Cosentino e Foscarini:Nardin:Dagostin [qui sotto il tweet dell’anteprima a VolterraTeatro 2011]. [fino al 26]

20 dom @ RDC > Briganti di e con Gianfranco Berardi. [fino al 21]

#MILANO

15 mar @ T. Elfo Puccini > LE MATTINE DIECI ALLE QUATTRO testo e regia Luca De Bei. Tre personaggi pieni di intensità e vigore danno vita alla storia di tre ragazzi di una borgata romana che ogni mattina all’alba aspettano l’autobus che li porterà al lavoro. La ragazza, italiana, fa le pulizie, i due ragazzi, uno italiano e uno romeno, lavorano in un cantiere edile. Nella nebbiosa e buia strada che li accoglie alle quattro del mattino o poco meno c’è spazio per un fulmineo quanto struggente innamoramento. La loro realtà è fatta di lavoro nero, levatacce, turni massacranti, tentativi di fuga dal quotidiano, ma malgrado tutto c’è posto per l’ironia, per la voglia di una vita migliore e, soprattutto, per un disperato bisogno d’amore. [fino al 20]

15 mar @ T. Studio > Tratto da Palace of the end di Judith Thompson, la più importante drammaturga canadese, Un angelo sopra Bagdad attinge direttamente da fatti di cronaca, mostrando, sullo sfondo della guerra in Iraq, la parte peggiore della nostra storia contemporanea. In primo piano le vicende di Lyndie England, soldatessa americana condannata per torture sessuali nel campo di Abu Graib; David Kelly, microbiologo, morto in circostanze sospette dopo aver testimoniato sull’infondatezza del dossier sulle armi di distruzione di massa presentato dal governo inglese che avvalorava l’intervento militare americano in Iraq; una madre irachena, moglie del capo del Partito Comunista, che dopo aver visto torturare e uccidere i propri figli dal regime di Saddam, viene a sua volta uccisa dalle bombe dell’invasione americana. Tre condannati a morte dalla storia che ci raccontano la loro esperienza personale. [fino al 20]

16 mer @ Spazio Tertulliano > SACCARINA di Davide Carnevali, diretto ed interpretato da Fabrizio Martorelli, Silvia Giulia Mendola ed Alberto Onofrietti. In una Milano poco attraente, due attori poco capaci e un cane poco fedele, sotto la guida di un produttore poco raccomandabile, seguendo le indicazioni di un autore poco presente, preparano la registrazione della puntata pilota di una fiction poco appetibile. [fino al 20]

Saccarina

19 sab @ T. Verdi > Ultimo appuntamento dell’anno per IF: il Figuren Theater Tübingen presenta AVEC DES AILES IMMENSES da Gabriel Garcia Marquez in prima nazionale. [fino al 20]

20 dom @ T. i > Doppia Socìetas Raffaello Sanzio con IL REGNO PROFONDO parte I e parte II. Il testo fa parte di una raccolta di articoli scritti da Claudia Castellucci sulla realtà quotidiana. La vita di tutti i giorni è osservata da un punto di vista sotterraneo, cercando di comprendere il movente e il fondamento dei gesti; cercando di porre quelle domande che caparbiamente i semplici rivolgono senza ottenere risposta. Quello che costituisce il substrato profondo delle abitudini secolari dell’umanità, affonda in una mancanza di fondamento che rende quasi irreale la realtà. [fino al 26]

#TOSCANA

18 ven @ T. Studio di Scandicci > QUINTO ATTO di OA cinque atti teatrali sull’opera d’arte, ideazione e regia Giancarlo Cauteruccio: La musica con l’opera di Cristina Volpi. La giovane artista milanese muove la propria ricerca attorno all’universo dell’archetipo femminile, sviluppando un percorso che segue l’evoluzione della linea, come segno, al filo e al tessuto, inteso come materia prima e simbolo della donna di ogni cultura e ogni tempo. Viene proposta una elaborazione del progetto Penelope, che Cristina Volpi porta avanti dal 2010: un abito da sposa composto con tessuti mimetici di uso militare. Questo ibrido viene presentato al Teatro Studio in una nuova declinazione, Penelope è Ulisse, dove l’abito viene indagato nella sua specificità di sovrastruttura, di protesi per il corpo e di seconda pelle in grado di definire nuove identità, mutanti e temporanee. Cauteruccio conclude questo primo ciclo del viaggio intorno all’opera d’arte con un’azione fortemente poetica che vede al centro ancora una volta il corpo. Oggetto e al tempo stesso strumento dell’indagine è la musica: nella performance questa volta Cauteruccio si avvale della collaborazione del GAMS ensemble, con il suo quintetto d’archi coordinato da Giovanna Berti. Lo spazio sarà attraversato da grandi proiezioni video che amplificano nella scena il planisfero pazientemente ricamato a mano dall’artista, su una sequenza di diciassette tele di lino pregiato. Questa aspirazione alla descrizione del mondo in una dimensione non verbale incontra l’azione degli strumenti musicali, qui intesi come protesi sollecitate dall’azione del corpo che propagano i suoni verso lo spazio, espandendo la fisicità oltre i suoi confini naturali.

Penelope è Ulisse opera di Cristina Volpi

#EMILIA-ROMAGNA

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Altre Velocità

IAT 7-13mag > UBU REX 3 di scena al Teatro dell’Orologio, Rosso di John Logan ispirato alla biografia di Mark Rothko debutta all’Elfo Puccini. Nuovo allestimento per Roccu u stortu con Fulvio Cauteruccio a Scandicci

#ROMA

8 mar @ T. dell’Orologio > Al via UBU REX 3 – RASSEGNA DEL CONSORZIO UBUSETTETE. Gli spettacoli in programma: L’ASINO ALBINO di Teatro Forsennato/Andrea Cosentino, XXX PASOLINI (studio #2) di OlivieriRavelli_TeatroALDO MORTO MEMORIAL DAY di Daniele Timpano/amnesiA vivacELE FIGURINE MANCANTI DEL 1978 di Teatro Forsennato/Dario AggioliDIGERSELTZ di Elvira Frosini/KataklismaS’IGNORA di OlivieriRavelli_TeatroECCE ROBOT! Cronaca di un’invasione  di Daniele Timpano/amnesiA vivacE. [fino al 13]

8 mar @ T. Vascello > Continuano le repliche di PENELOPE IN GROZNYJ scritto e diretto da Marco Calvani, spettacolo in cui il mito omerico di Penelope e della sua controversa solitudine si trasferisce nella Cecenia di oggi, un paese dove la tortura è la norma, le esecuzioni senza processo sono routine e le razzie e i saccheggi un luogo comune. Una terra battuta da un gelido inverno e dalla guerra, minacciata dal fuoco di sanguinarie milizie indipendentiste e messa ancor più in pericolo da un esercito corrotto, complice e profittatore di uno spietato disegno politico. Un paese in cui si è perso il diritto alla dignità. [fino al 13]

Penelope in Groznij – photo Pino Le Pera

8 mar @ T. Argot > LA FAVOLA DI W.S. 1.9.8.4, regia Francesco Giuffré, con Giovanni Carta, Camillo Grassi, Massimiliano Mecca, Marta Nuti. Il romanzo di Orwell del 1948 ci racconta una società dove le coscienze degli uomini sono manovrate da un Partito chiamato “Il grande fratello”. Il partito, raffigurato da un uomo con grandi baffi che appare sui poster in ogni angolo della città, è riuscito nell’intento di controllare la realtà dei fatti, manipolando il presente e il passato. In questa realtà si muove il protagonista Winston Smith, uno dei pochi che ha il coraggio o l’incoscienza di ricordare una realtà diversa da quella che il Partito racconta, e avrà il coraggio di vivere un amore, vietato dal Partito, con una ragazza che gli darà pochi ma preziosi momenti di vita autentica. [fino al 20]

11 ven @ Angelo Mai > Dop l’anteprima a SHORT THEATRE, debutta a ZTL-pro Reality di DARIA DEFLORIAN E ANTONIO TAGLIARINI. “La realtà non è che una possibilità, debole e fragile come tutte le possibilità” (William Burroughs). Realtà, reality senza show, senza pubblico. Essere anonimi e unici. Speciali e banali. Avere il quotidiano come orizzonte. Come Janina Turek, donna polacca che per cinquant’anni ha annotato minuziosamente ‘i dati’ della sua vita: quante telefonate a casa aveva ricevuto e chi aveva chiamato (38.196); dove e chi aveva incontrato per caso e salutato con un “buongiorno” (23.397); quanti appuntamenti aveva fissato (1.922); quanti regali aveva fatto, a chi
 e di che genere (5.817); quante volte aveva giocato a domino (19).

12 sab @ T. Palladium > Per ZTL-pro va in scena l’anteprima di Moby Dick di Rockwell Kent, da Herman Melville adattamento Dario Garofalo/Fabrizio Pallara. In molti si sono messi per mare a caccia della Balena Bianca. Alcuni la stanno ancora cercando, altri l’hanno confusa con un delfino, qualcuno è morto senza mai vederla, qualcun altro è riuscito a trovarla e a guardarla dritta in fronte. Uno di questi è Rockwell Kent. È lui che abbiamo seguito nella nostra caccia a Moby Dick. [fino al 13]

#MILANO

8 mar @ T. Elfo Puccini > TU (NON) SEI IL TUO LAVORO di Rosella Postorino, uno spettacolo di Sandro Mabellini con Silvia Giuliano, Umberto Petranca. Sul palcoscenico il cortocircuito di una coppia: Lei che è il suo lavoro, e Lui che, senza lavoro, rischia di essere “niente”. Vite obbligate alla marginalità, nonostante studi universitari, master, specializzazioni. Sono gli estremi opposti di una generazione in lotta per il futuro. Le loro esistenze sono destinate a intrecciarsi e accarezzarsi, magari davanti allo spettro di una gravidanza non programmata. [fino al 13]

8 mar @ T. Elfo Puccini > Debutta ROSSO di John Logan. Con Ferdinando Bruni e Alejandro Bruni Ocaña. Rosso, inedito in Italia, negli Stati Uniti è stato un caso. Premiato con sei Tony Award nel 2010, ha decretato il successo del suo autore, drammaturgo nonché sceneggiatore al fianco dei più importanti registi americani: da Scorsese (The Aviator e Hugo Cabret) a Tim Burton (Sweeney Todd) fino a Spielberg, per cui ha scritto Lincoln con Tony Kushner. Il testo s’ispira alla biografia del pittore americano Mark Rothko, maestro dell’espressionismo astratto, che alla fine degli anni Cinquanta ottenne la più importante commissione della storia dell’arte moderna, una serie di dipinti murali per il ristorante Four Season di New York. [fino al 2 giu]

Rosso – photo Luca Piva

9 mer @ Spazio Tertulliano > HOW DOES IT FELL? Something about Bob Dylan, regia Carlo Roncaglia. Questa è la storia di Bob Dylan quando non era Bob Dylan. Quando cioè si chiamava ancora Robert Zimmermann e viveva a Duluth, Minnesota, la Terra dei Giganti, lui che arrivava sì e no al metro e sessanta. Allora non aveva scritto nemmeno una filastrocca ma, a sentire lui, da qualche parte le sue canzoni c’erano già, ed erano canzoni folk: doveva solo trovarle. Bob Dylan è stato ufficialmente nominato per il PREMIO NOBEL per la LETTERATURA per la prima volta nel 1997 e successivamente nel 1998 e 1999. [fino al 13]

11 ven @ T. Studio > Quinta edizione di Milano incontra la Grecia, festival di respiro europeo, che ha lo scopo di promuovere la cultura greca oltre i confini nazionali. La Grecia vive un periodo di forte crisi economica, ma lo stesso non si può dire per la sua produzione artistica, che sta attraversando un momento di grandissimo fermento. Si inizia con Moment… a duet for a one, incredibile duetto di danza realizzato da Marianna Kavallieratou, ballerina e collaboratrice del celebre regista americano Bob Wilson, qui in scena con Thanassis Akokkalidis. La coreografia è stato commissionata nel 2010 dal Festival di Atene ed è andata in scena, nel 2011, al prestigioso Watermill Center di New York. Segue Prometheus in Athens, in prima nazionale, del collettivo tedesco d’avanguardia Rimini Protokoll, che ha vinto il Premio Europeo per il Teatro nel 2008 e il Leone d’argento alla Biennale di Venezia nel 2011. Si tratta di una interpretazione del tutto originale del mito di Prometeo, visto attraverso gli occhi di 103 ateniesi.

#TOSCANA

7 mar @ spazi vari di Firenze > Continua Fabbrica Europa con Mateja Bucar, Nacera Belaza, Sioned Huws e molti altri. [fino al 13]

8 mer @ T. Studio di Scandicci (SI) > Nuovo allestimento per ROCCU U STORTU di Francesco Suriano, diretto e interpretato da Fulvio Cauteruccio. A distanza di 11 anni dal debutto, Fulvio Cauteruccio, con una maggiore consapevolezza, decide di ridare voce e carne alla storia rabbiosa e coinvolgente del contadino calabrese Roccu, che va in guerra, la Prima Guerra Mondiale, per un pezzo di terra. Una storia sempre attuale in un mondo che non impara dal tragico passato. Ma Roccu è anche altro. E’ un bracciante che vive della raccolta d’olive, frutto che in Calabria gode di un religioso rispetto. E’ uno storico che racconta, in perfetto italiano, una terribile cronaca di guerra, una infame e ben documentata epopea. E’ infine “u stortu”, lo scemo del villaggio, l’uomo che ha subito un danno e che ha urgenza di parlare. Lo fa attraverso un lungo assolo interiore fitto di proverbi, filastrocche e canzoni. Il racconto di uno spirito libero che compone un violento attacco all’ordine militare in guerra e al governo dei Savoia, rigenerando al tempo stesso il dialetto in un idioma assolutamente contemporaneo. [fino al 10]

Roccu u Stortu – photo Guido Mannucci

9 gio @ T. Magnolfi di Prato > Tre appuntamenti per Nuova scena toscanaYO LA REYNA di Giacomo Fanfani con Martina Guideri e Rafael Porras della COMPAGNIA CON-FUSIONE, JACQUES ovvero la sottomissione di Eugène Ionesco, regia Riccardo Massai di ARCHÈTIPO e CLANDESTINO di CATALYST, testo e regia Riccardo Rombi. [fino al 12]

11 ven @ La città del teatro di Cascina (PI) > DIVINA COMMEDIA – IL PURGATORIO produzione Jack and Joe Theatre. Ideazione e regia Adriano Miliani. Danza, pantomima e video si confondono in un viaggio fantastico attraverso la cantica del Purgatorio, luogo comparabile alla nostra vita terrena, sospesa tra il bene e il male,barcollante tra valore e viltà, modestia e vanità, incontro e scontro con personaggi, condannati o beneficiati secondo le loro colpe o i loro meriti, in un’epoca di corruzione, di perdita di valori.

11 ven @ T. Dante di Campi > MOOD è stato d’animo, stile, modo e maniera. Un progetto della compagnia L’OFFICINA danza contemporanea, nuova realtà nata dal centro OMA/Officinamovimentoarte in collaborazione con il coreografo e danzatore Tan Temel. Questo debutto presenta tre lavori diversi e complementari, un trittico che è frutto dello scambio e della ricerca fra coreografi e danzatori di nuova generazione. MARTA – Meditation on beauty n°1 coreografie di Marina Giovannini. “A volte si crea una tensione tra la determinazione e la naturalezza del gesto e per me il mistero è in quella tensione e in quella naturalezza”. ROSSO TENUE coreografie di Samuele Cardini. “Anche la stasi non è definita, come vedere il calore sull’ asfalto bollente, sfocata, densa, un atmosfera liquida”. FIGHTORFLIGHT coreografie di Tan Temel. “Spingere il corpo al limite della paura. Questo progetto è un indagine: lotta o fuga?”

12 sab @ Teatro C di Livorno > Cenerentola di Pilar Ternera, testo e regia Francesco Cortoni. Cenerentola è la storia di un desiderio. Un desiderio che tutti i bambini in cuor loro hanno. Quello di crescere e di divenire se stessi. Dinanzi a questo desiderio/diritto non possono esistere promesse fatte e obbedienze date, perché in fin dei conti, solo realizzandolo tutto può diventare, come la famosa scarpetta di vetro, luminoso e chiaro. In questa fiaba le azioni e le emozioni sono travolgenti. La paura e l’infelicità di essere soli e non amati cadono via via, lasciando il posto alla dimensione magica del proprio sentire e del proprio volere. Il ballo, il principe e il castello sono la ad aspettare coloro che ascoltano la propria anima e hanno il coraggio di seguire la propria strada.

#EMILIA-ROMAGNA

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