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Posts Tagged ‘virgilio sieni’

IAT 10-16dic > Territori d’autore con Virgilio Sieni al Pigneto. Tra Groucho Marx e Gianni Brera a Milano. Un Euripide per Cauteruccio a Scandicci

#ROMA

10 lun @ Centrale Preneste > PRATICELLI IN FIORE un progetto di Virgilio Sieni. “Mi rivolgo ad alcuni abitanti di questo territorio, per intraprendere insieme un gioco fondato su azioni coreografiche che intendono sprofondare nella natura del gesto come un dolce, o amaro, viatico all’incontro col corpo. Partendo dalle loro tracce, nei pensieri, nelle posture, nei gesti, nei margini e argini silenziosi, ma a volte urlati, nelle declinazioni dinamiche del corpo tra narrazione, storia e urgenza di apertura, cercheremo di dar vita ad un ciclo di apparizioni fantastiche che guardano ad un passato urbano fatto di radure e prati, che si intravedono solo nelle tracce del corpo e nel desiderio di apertura”. (V.S.) Nell’ambito di LA PROVINCIA IN SCENA – Territori d’autore a cura di Debora Pietrobono. [replica l’11]

10 lun @ T. India > Seconda settimana di #Perdutamente, la factory romana voluta dal Teatro di Roma con le 18 compagnie top del momento (secondo Lavia e i suoi consiglieri ;-)). Non spettacoli ma incursioni, conferenze, esercizi, contaminazioni e altro. Si respira una bella atmosfera, consiglio di andare a vedere che accade. Leggi qui sotto i tweet della serata d’inaugurazione. [fino al 21]

11 mar @ T. La Comunità > Ancora in scena FAVOLE di OSCAR WILDE, uno spettacolo di GIANCARLO SEPE con Gianluca Merolli, Ivano Picciallo, Selene Jovy Rosiello, Mario Scerbo, Federica Stefanelli, Luca Trezza. [fino al 30]

Favole di Oscar Wilde - photo: Tommaso Le Pera

Favole di Oscar Wilde – photo: Tommaso Le Pera

11 mar @ T. della Cometa > MA CHE BELL’IKEA di Gianni Clementi, con Paola Minaccioni, Riccardo Fabretti. Regia Enrico Maria Lamanna. Un appartamento vuoto, in vendita. Una giovane coppia borghese, politically correct, sta valutando se acquistarlo o meno. Una coppia stanca, in crisi, arrivata presumibilmente al capolinea, che scompare nel bagno, impegnata nella visita degli ambienti. Dallo stesso bagno, dopo pochi istanti emerge una seconda coppia, anch’essa impegnata nell’identico sopralluogo. Una coppia coatta, nel senso più ampio del termine, aggressiva, “cattiva”, formata da un ambulante e una rumena, che fa di tatuaggi e griffes l’unico scopo di vita possibile. In effetti si tratta di un palazzo di nuova costruzione, nella periferia della città, e le due coppie stanno comprando due appartamenti speculari, anche se su piani diversi. Percorsi distanti, affidati apparentemente a parallele destinate a non incrociarsi mai. [fino al 6gen]

13 gio @ T. Biblioteca Quarticciolo > Punta Corsara presenta IL CONVEGNO, regia Emanuele Valenti. Il Convegno, azione teatrale sul tema delle periferie, è una drammaturgia originale collettiva, uno spettacolo conferenza in cui lo spirito e le parole di alcuni autori, Karl Valentin, Achille Campanile, Rem Koolhaas, Kurt Vonnegut, si mischiano e confondono con l’esperienza quotidiana di lavoro, con le cronache di periferia, essendo i fatti che realmente accadono inscindibili dal modo in cui vengono raccontati.

#MILANO

11 mar @ CRT Salone > DUKKHA di Effetto Larsen: il progetto trae ispirazione da un racconto di Ian McEwan intitolato Conversazione con l’uomo nell’armadio. In particolare del racconto rimane un luogo, una stanza, eletta a contenitore dello spettacolo. Un uomo senza nome ha trascorso in quella stanza tutta la sua esistenza, dando vita al suo piccolo universo: giochi e passatempi, ricordi e ossessioni, gesti e abitudini che scandiscono il ritmo di un’esistenza, diventandone metafora. Uno degli elementi fondanti di questa stanza è il suono, registro invisibile che segue lo sviluppo delle azioni, nutrendo e sostenendo l’immaginario di chi osserva. [fino al 16]

12 mer @ T. Franco Parenti > IL PRINCIPE AMLETO: artista di riferimento per molti artisti e spettatori, Danio Manfredini, ormai giunto al pieno della sua maturità artistica, mette in scena il testo capitale della drammaturgia di ogni tempo. [fino al 14]

Lo stupro di Lucrezia

Lo stupro di Lucrezia

12 mer @ T. i > Teatro di Dioniso presenta LO STUPRO DI LUCREZIA di William Shakespeare, uno spettacolo di Valter Malosti. Shakespeare qui dispiega la sua potentissima lingua e la capacità geniale di mescolare l’orrore all’anti-tragica parodia, con una specie di equilibrio incantatore che ci inghiotte nella musica delle parole senza concederci una qualche sospensione liberatoria. Una lingua tesa, turgida che sarà resa in italiano attraverso la versione teatrale di Malosti tratta e adattata dalla recente traduzione in endecasillabi di Gilberto Sacerdoti. [fino al 17]

13 gio @ T. Menotti > CHIAMATEMI GROUCHO, elaborazione drammaturgica Emilio Russo, regia Marco Balbi. Chiamatemi Groucho rende omaggio ai giochi di parole, alle battute paradossali, al teatro dell’assurdo dei fratelli Marx. Un tributo all’ironia demenziale di Groucho Marx a cui l’intero umorismo contemporaneo, cinematografico e non solo, deve qualcosa di immenso: da Woody Allen ai Fratelli Cohen, da Zucker-Abrahams-Zucker a tutti i comici venuti fuori dal Saturday Night Live, tutti hanno guardato al nonsense surreale dei fratelli Marx come a un faro. Un percorso in apnea tra musica dal vivo, canzoni, sketches, dialoghi e sceneggiature assurde, per ritrovare quell’urlo liberatorio e di scherno che lui e i suoi fratelli hanno saputo scagliare con il loro fantastico umorismo anarchico e surreale alla società vanagloriosa, alle ipocrite convenzioni e alle tronfie istituzioni. [fino al 31]

14 ven @ T. Verdi > Scimmie Nude presentano Macchine, sinfonietta per corpi e voci spettacolo abbinato a un laboratorio: l’idea è quella di dare la possibilità di conoscere il linguaggio delle Scimmie Nude non solo attraverso la visione degli spettacoli che ne hanno decretato il successo nelle precedenti stagioni, ma anche attraverso un lavoro pratico dove il regista della compagnia Gaddo Bagnoli, coadiuvato da due attori (Claudia Franceschetti e Igor Loddo) mostreranno le basi della loro ricerca, direttamente in teatro sulla scena degli spettacoli e in concomitanza con gli stessi. [fino al 16]

15 sab @ T. Franco Parenti > GIOÀNN BRERA L’INVENTORE DEL CENTRAVANTI: interpretato da Bebo Storti, artista che riesce a far ridere e a commuovere coniugando comicità e tragedia, lo spettacolo scritto da Sabina Negri con musiche dal vivo e canzoni di Enzo Jannacci, è dedicato a Gianni Brera, il più grande giornalista sportivo italiano di sempre, colui che ha inventato un linguaggio per raccontare il calcio, il ciclismo e l’atletica come “epos”. La pièce fa riemergere la sua personalità complessa inserendo la sua vicenda umana e professionale nella storia italiana del Novecento, riletta attraverso le imprese, i trionfi, i drammi sportivi di Coppi e di Bartali, di Meazza e del Grande Torino. Spettacolo con la partecipazione di ospiti del mondo dello sport e del giornalismo. [fino al 18]

#TOSCANA

11 mar @ T. Studio di Scandicci (FI) > Approda a Scandicci Crash Trōades, spettacolo prodotto all’interno del progetto TU – Teatro Urbano, con cui Giancarlo Cauteruccio concretizza un percorso avviato negli ultimi anni e dedicato alla formazione creativa, avvertita come parte attiva e fondante del processo di produzione teatrale. Da aprile questo cantiere creativo in movimento, a cui hanno preso parte attiva quindici allievi tra attrici, danzatrici, cantanti liriche e operatori della scena, ha compiuto un particolare viaggio teatrale nella Toscana, procedendo per tappe e mettendo in gioco tre tipologie di luoghi urbani. La prima tappa è stata San Gimignano, scelta come esempio tipico di centro storico, a cui ha fatto seguito Piombino, critica area industriale; ultima tappa l’area metropolitana di Scandicci, sintesi dell’iter. Crash Trōades è una zoomata nel femminile, basata su una tessitura drammaturgica che innesta nel testo euripideo pagine di due autrici, testimoni di immani tragedie dei nostri giorni: Anna Politkovskaja con Cecenia e la rwandese Yolande Mukagasana (Nobel per la pace 2011) con Le ferite del silenzio. [fino al 16]

Crash Trōades - ph: Gabriella Di Tanno

Crash Trōades – ph: Gabriella Di Tanno

12 mer @ T. del Sale di Firenze > “Mi chiamo Celli Annunziata, sono nata a Papiano… mi pare, il 26 di Marzo 1923, e sono la nonna della persona che vi sta davanti in questo momento”: ANNUNZIATA DETTA NANCY di e con Riccardo Goretti in scena al mitico Teatro del Sale di Fabio Picchi e Maria Cassi. Da un evidente paradosso nasce un racconto spontaneo. Che ha come scopo proprio quello di annullare il paradosso iniziale. Come si può accettare che la persona che vi parla sia anche la sua stessa nonna, e poi suo padre e poi sua madre? Forse la risposta si può trovare seguendo il filo dei ricordi, dondolando in bilico sugli anni passati che sembrano sempre presenti, provando a capire che tutti noi non siamo, né siamo mai stati, né saremo mai, solo il nostro corpo.

12 mer @ CanGo di Firenze > AMBRA SENATORE ripropone il suo PASSO. Leggi la recensione.

12 mer @ Spazio K di Prato > Dalla Spagna Dutor-de Palol in Y por que John Cage. E perché John Cage? è uno studio sul suono e sul significato del linguaggio. Il potere del suono delle parole, il suono come struttura e come viaggio dinamico. Un linguaggio sensoriale, piuttosto che significativo. “Non vogliamo essere significativi, al contrario vogliamo essere insignificanti per penetrare nella realtà dei sensi, delle relazioni, delle percezioni e delle materializzazioni. Il linguaggio in sé può essere qualunque cosa. Ciò che diciamo non è importante, ma lo è il modo in cui ci esprimiamo, con gli strumenti musicali e coreografici che usiamo per distruggere il testo e tuffarci nella performance, insinuandoci e surfando sulle onde dell’immaginazione”.

14 ven @ T. Don Bosco di Marina di Pisa (PI) > LE MINNE DI SANT’AGATA  di e con Valentina Bischi, liberamente tratto da Il conto delle minne di Giuseppina Torregrossa (ed. Mondadori). Ogni anno, il 5 febbraio si ricorda il martirio di Sant’Agata, torturata, sottoposta allo strappo dei seni, infine arsa sui carboni ardenti per ordine del proconsole Quinziano, perché abiurasse la sua fede cristiana. Ogni anno, il 5 febbraio nonna Agata racconta alla piccola Agatina la storia della Santa catanese, alla quale entrambe devono il proprio nome, e alla quale dedicano la preparazione delle minne, i dolcetti siciliani che imitano i seni della giovane martire.

15 sab @ T. Magnolfi di Prato > IL TOPO di Raffaello Pecchioli, adattamento e regia PAOLO MAGELLI. In scena gli allievi della scuola di formazione per giovani attori IL MESTIERE DEL TEATRO: Francesco Argirò, Francesco Bentivegna, Sara Bonci, Matteo Brini, Tommaso Carli, Laura Ceccherini, Valentina Cipriani, Alessandro Conti, Guendalina Degl’Innocenti, Francesco Dendi, Claudia Domenici, Ciro Gallorano, Maria Elena Gattuso, Lorenza Guerrini, Adelaide Mancuso, Giulia Mercati, Antonella Miglioretto, Stefania Spinapolice. “Raffaello Pecchioli è senza dubbio uno dei maggiori Poeti toscani contemporanei. Sono in pochi a conoscerlo perché ha vissuto una vita schiva, eremitica. Ma Raffaello ha scritto migliaia di poesie, splendida prosa, e, come pochi, ha parlato di noi. Ci ha amato spudoratamente. Ci ha restituito il volto che abbiamo perduto”. (P.M.)

IAT 19-25mar > XI edizione per Trend a Roma e X per Uovo a Milano. Virgilio Sieni debutta al Teatro della Pergola di Firenze

#ROMA

19 lun @ T. Vascello > REZZA/MASTRELLA e ANTONELLO SALIS in DOPPIO ASSOLUTO. L’unione tra la musica e la performance è possibile quando i ritmi coincidono. Antonello Salis cerca le note all’interno dello strumento, Antonio Rezza (hai visto il Discorso del Presidente del 31 dicembre su KLP?) suona le sculture e i quadri di Flavia Mastrella con un’andatura irregolare. La parola di Rezza si unisce alle note di Salis e l’uno deborda nell’altro senza ricorrere alla conoscenza che addomestica. L’allestimento di Flavia Mastrella, fatto di quadri di stoffa e corde, suona muto il colore. Sul palco del teatro Vascello i corpi si piegano alla ricerca delle note e delle parole. Spesso la nota si fa parola e la parola diventa suono improvviso.

19 lun @ Colosseo Nuovo Teatro > Compagnia Lafabbrica in Aspettando Nil 1°capitolo della trilogia dell’attesa (leggi la recensione del 2° capitolo), drammaturgia scenica di gruppo, con Elisa Bongiovanni e Giada Parlanti. Regia Fabiana Iacozzilli. “Non c’è niente di più comico dell’infelicità” (Samuel Beckett da “Finale di partita”). Due vecchie donne decrepite attendono l’arrivo di un uomo. L’uomo arriverà solo nel momento in cui le due donne saranno pronte. Le due donne saranno pronte solo nel momento in cui finiranno di prepararsi. Ma le due donne finiranno di prepararsi? E l’uomo finalmente arriverà? [fino al 20]

20 mar @ T. Palladium > «Per raccontare la grande Storia a teatro servono le piccole storie di vita, altrimenti i grandi conflitti restano giornalistici, informativi». Lo spiega Marco Baliani a proposito di Terra promessa, spettacolo realizzato con Felice Cappa e la drammaturgia di Maria Maglietta, su Carmine Crocco: una delle figure più singolari del brigantaggio postunitario.
>>> PROMOZIONE SPECIALE ROMAEUROPA/FATTIDITEATRO > i lettori del blog potranno assistere alle repliche del 20 e 21 marzo (ore 20.30) con una fantastica promozione: biglietto a euro 8,00 (anzichè euro 20,00). Per le repliche successive (22, 23 e 24 marzo ore 20.30, 25 marzo ore 17.00) il prezzo sarà comunque scontato (euro 13,00). Come fare? Basta scrivere a promozione@romaeuropa.net o chiamare lo 06. 45553050 (da lunedì a venerdì, orario 10.00 – 13.00 e 14.00 – 17.00) specificando di essere un “fattoditeatro”!

21 mer @ Colosseo Nuovo Teatro > DOUBLE/ACT Una durational performance e un‘installazione simultanee liberamente ispirate a Eugène Ionesco. L’opera propone riflessioni sulla rapida metamorfosi che l’umanità subisce quotidianamente nei suoi usi e costumi, in un mondo dominato da esigenze commerciali. I personaggi di Double / Act raggiungono il massimo livello di manipolazione e repressione e sono dunque unità di misura di un’umanità totalmente fusa con il modello e la tecnologia. Il corpo smontabile dei personaggi diventa la rappresentazione di un dramma interiore di una società che ha perso progressivamente la sua identità, umanità e naturalezza. Un universo onirico e un’atmosfera visionaria in cui si configura l’abolizione dei limiti tra organico e inorganico: la visione di un mondo in una illimitata e immanente ibridazione. Ideazione e regia Ilaria Di Carlo, con Aurora Kellermann e Silvia Sassetti. [fino al 24]

Double/Act – photo: Rik Garrett

21 mer @ T. India > Dopo il debutto a Prato, dove è stato l’oggetto di studio e di networking della prima edizione di #comunicateatro (altre date in arrivo da nord a sud, stay tuned!) e alcune date in Emilia-Romagna, arriva nella sua Roma Roberto Latini con Ubu Roi. “Per me, da Jarry inizia il Teatro contemporaneo. Gli Ubu sono un’alterazione e una capacità insieme. Dalla loro comparsa sulla scena si può stabilire un punto di non ritorno. E quindi anche di ripartenza, o partenza nuova. Mentre ci si affannava ad accompagnare il Teatro alla vita e a ricomporre tutte le sfumature dei velluti del Teatro intanto borghese, Jarry è riuscito a ricondurci al Teatro, a riconvocarci, proponendo delle figure e una modalità di relazione tra testo e scena assolutamente contemporanei. Jarry propone una nuova convenzione, più che moderna, dentro l’assolutezza che soltanto i classici riescono a determinare. Ubu apre la strada al Teatro del Novecento” (RL). [fino al 25]

21 mer @ T. Belli > XI edizione per TREND nuove frontiere della scena britannica. Questa settimana le mise en espace su testi di David Harrower, Mike Bertlett e Chloe Moss. [fino al 30]

#MILANO

19 lun @ T. Out Off > Carrozzeria Orfeo presenta IDOLI, drammaturgia Gabriele Di Luca, regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi. Lo spettacolo esplora i nuovi vizi capitali della nostra società (sociopatia, spudoratezza, conformismo, consumismo, sessomania, nichilismo, culto del vuoto), le sue deformazioni individuali e collettive, le tendenze incontrollabili, spesso disastrose, che dietro l’apparente normalità degli uomini e del loro vivere quotidiano celano lo scenario inquietante di una società alla deriva. Una coppia, una famiglia, un nipote e un nonno sono i protagonisti di questa “commedia nera” nella quale nessuno è salvo. Crudele e grottesco. Divertente e osceno. Perché è proprio della vita l’intreccio tra l’odio feroce e una torta. [fino al 25]

21 mer @ Triennale di Milano, T. Franco Parenti, Fabbrica del Vapore > 10 anni di Uovo, il festival più cool&chic di Milano. Qualche nome? William Forsythe, Jérôme Bel Giuseppe Chico/Barbara Matijević, Plumes dans la tête e altri ancora. [fino al 25]

Giuseppe Chico/Barbara Matijević “Forecasting” – photo: Olivier Heinry

21 mer @ T. della Cooperativa > CHICAGO BOYS di Renato Sarti con la collaborazione di Bebo Storti. “[…] Il regista, drammaturgo e attore Renato Sarti, con il suo formidabile “Chicago boys”, è riuscito a raccontare con mezzi scarni ma poderosi l’intera epopea economica del nostro tempo, con il linguaggio delle emozioni, della denuncia e dellа passione civile. Sarti vince la sfida di mettere in scena con urgenza e necessità l’immane tragedia economica che attraverso la tirannia del profitto di pochi mira all’asservimento degli uomini, alla espropriazione della loro dignità servendosi con cinismo di ogni mezzo: dalla guerra, alla catastrofe naturale, dalla menzogna mediatica al ricatto della sicurezza. Il protagonista è il capitalismo finanziarizzato e gangsteristico, il cui scopo è uno sviluppo ipertrofico virtualizzato in favore del privilegio affermato come unico diritto legittimo. Il teatro epico e grottesco di Sarti, che ricorda quello politico di Ervin Piscator, ribadisce con forza che il teatro è in grado di confrontarsi con ogni aspetto della commedia umana, ieri come oggi, oggi come domani. Oltre al contenuto e alla denuncia sociale questo spettacolo è meraviglioso; ha una crescita drammaturgica e spettacolare che ti spiazza e che non ti aspetti: partendo infatti in una direzione molto forte ci si aspetterebbe che il tono rimanga quello per tutta la durata; invece no, cresce lasciandoti senza parole” (Moni Ovadia). [fino al 5apr]

22 gio @ T. della Contraddizione > Olivieri Ravelli_Teatro presenta Terzo Millennio, un omaggio all’esistenza. Drammaturgia e regia Fabio Massimo Franceschelli, con Francesca Guercio, Claudio Di Loreto, Alessandro Margari. La pièce rappresenta un luogo surreale non specificato (potrebbe essere un’isola, un deserto, una città, una stanza) ove tre personaggi altrettanto surreali – la Donna, il Maiale, il Pescatore – si impegnano in un dialogo serrato, sincopato, carico contemporaneamente di aspetti drammatici e di forte umorismo. Il tutto è concepito come un crescendo di tensione e di attesa, che nei momenti finali raggiunge il parossismo sino ad esplodere per il sopraggiungere fulmineo di un EVENTO particolare, più volte annunciato nei dialoghi che lo precedono. Immersi in un assurdo molto familiare, Maiale, Donna e Pescatore affrontano il mistero della loro esistenza, alla ricerca disperata di un senso che non si riduca al ridicolo che loro malgrado incarnano. [fino all’1apr]

23 ven @ T. Sala Fontana > ORGIA di Pier Paolo Pasolini, regia Fabio Sonzogni. La notte che precede una desolata Pasqua padana, due coniugi piccolo borghesi vorrebbero vivere l’Orgia, il delirio preparatorio al sacrificio. La cerimonia, però, non ha nulla di sacro perché è priva del simulacro divino. È il tempo del silenzio di Dio. I protagonisti parlano per non agire, è come se fossero impotenti. Evocano il passato con nostalgia, ne parlano come di un Eden irrecuperabile, un luogo dove si comunicava solo “facendo qualcosa” e dove “quel silenzio era pieno di voci”. Parlano di sé come di “due vermi infelici” che decidono di passare dall’Inferno e parlare la lingua della carne invocando un rimedio all’angoscia della loro esistenza. [fino al 30]

23 ven @ T. alla Scala > Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart con la regia di Giorgio Strehler ripresa da Marina Bianchi. Scene Ezio Frigerio, costumi Franca Squarciapino. “Come lo sono i moderni mariti, per sistema infedeli, per genio capricciosi e per orgoglio poi tutti gelosi” (Le Nozze di Figaro – Atto II). La saggezza lucida e disincantata della Contessa fa scuola anche oggi e ci guida nella “folle giornata”, piena di colpi di scena, nella quale un Conte cerca di restaurare l’ormai abolito ius primae noctis. Nessuno sarà più felice e innocente come all’aprirsi del sipario. Nello spettacolo-capolavoro di Strehler, sulla prima delle tre opere mozartiane composte su libretto di Lorenzo da Ponte, si inserisce la bacchetta di Andrea Battistoni, giovane scoperta del panorama musicale italiano, al suo debutto alla Scala. [fino al 17apr]

#TOSCANA

20 mar @ T. della Pergola di Firenze > La ragazza indicibile di Virgilio Sieni in prima nazionale. Nel nuovo spettacolo Sieni si lascia nuovamente ispirare dalle suggestioni delle parole del filosofo Giorgio Agamben, già drammaturgo dello spettacolo La natura delle cose del 2008 (leggi la recensione), e dai pastelli di Monica Ferrando del volume dedicato al mito e al mistero di Kore, La ragazza indicibile. “Kore si ispira al testo La ragazza indicibile dedicato al mito di Persefone – racconta Virgilio Sieni – Un manifesto sulla femminilità, ma anche l’impulso a superare tutto ciò che è umano lasciando intravedere il viaggio ininterrotto dell’uomo. Kore è dunque quella lontananza che declina verso di noi giungendo dal passato per farci vivere la vita stessa: tra la figlia e la Madre, tra l’umano e l’animale, appare una terza figura che mette in questione tutto quello che crediamo di sapere della femminilità, e più in generale dell’uomo e della donna. Il corpo si dona alla danza, cioè si mostra in un gioco inaspettato che trascolora in continue metamorfosi. [fino al 25]

La ragazza indicibile

20 mar @ teatri vari della Toscana > Ultima settimana per DOTLINE con Compagnia Francesca Selva, Florence Dance Company/Maktub Noir, Compagnia Xe e Micael Ortega. [fino al 25]

Compagnia Francesca Selva “Sulle labbra tue dolcissime” – photo: ilparere.net

23 ven @ T. Il Moderno di Agliana (PT) > TRY Compagnia Abbondanza/Bertoni. “Immaginiamo un corpo solo abbandonato in scena, seme di una nuova genía, testimone di una fine ma anche capostipite e superstite di un’alba diversa. Nelle sue esitazioni e immobilità porterà la sua utopia e questa darà senso al suo essere in vita, perché esigerà contro ogni evidenza che la vita abbia un senso. Inizio di un percorso in solitudine, di una nuova partenza, di un attraversamento. In quel corpo tutti i corpi e la storia dell’umanità tutta: un corpo femminile, quindi, e siccome prima delle immagini finiscono le parole, la figura umana comparirà innanzitutto come forma; in questo suo essere aura e contorno, abbiamo cercato di capire come l’anima si poteva tenere e intrattenere in quell’involucro profondissimo e come con i suoi strappi e silenzi, sapesse creare il mistero in quella materia che la imprigiona” (Michele Abbondanza).

23 ven @ T. Manzoni di Pistoia > MONICA GUERRITORE è ORIANA FALLACI in MI CHIEDETE DI PARLARE. “Immagino una folle, piccola donna, che torna nel luogo della sua solitudine, quella casa di New York, ora non più sua, coperta di teli di plastica, in attesa di nuovi abitanti. È li che si era rintanata Oriana, nell’ombra. Mentre la Fallaci infiammava il mondo. “Non guardatemi” chiederà gentilmente alla fine del mio spettacolo. “Non guardatemi morire”. Non mostrando più niente di sè, Oriana è riuscita a salvaguardare il Mito Fallaci. La sua forza e il suo glamour. E lasciare a noi solo la possibilità di fare delle ipotesi sulle contraddizioni di una grande, rabbiosa, folle donna. La più grande e la più odiata. La prima cronista di guerra, la prima celebrity. Forse anche la prima vittima della potenza dell’Immagine. Della sua stessa Immagine. Il palcoscenico ci aiuterà a capire. Non c’è luogo più del palcoscenico dove non si possa mentire. “Una donna non muore se da un’altra parte, un’altra donna , riprende il suo respiro” dice Helene Cixous. Voglio riprendere il suo respiro. Per capire” (MG). [fino al 25]

24 sab @ T. Magnolfi di Prato > Per Nuova Scena ToscanaTEATRI DELLA RESISTENZA presenta THE FLYING PINTER CIRCUS da un’idea di Dario Focardi, di e con Simone Faucci, Dario Focardi, Paolo Giommarelli. Leggi la recensione.

24 sab @ T. dei Leggieri di San Gimignano (SI) > CompagniaMusellaMazzarelli in CRACK MACHINE – Il denaro non esiste di e con Paolo Mazzarelli e Lino Musella. Un gioco teatrale, basato su quattro personaggi, due per ogni attore, che si ritrovano a condividere una storia in un carcere. La vicenda che li tiene insieme prende spunto da quella, vera, di Jerome Kerviel, ex trader della più importante banca francese, la Societé Generale. L’uomo che è stato accusato dai vertici della sua banca di essere l’unico responsabile del più grande buco della storia della finanza mondiale, un buco da 4,9 miliardi di euro. Il personaggio a lui ispirato si ritrova così chiuso in carcere, e si scopre all’improvviso minacciato e preso di mira dal suo stesso mondo: il mondo delle grandi Banche, cuore pulsante e malato dei grandi potentati politico-finanziari.

24 sab @ T. Studio di Scandicci (FI) > Il canto: terzo appuntamento per OA cinque atti teatrali sull’opera d’arte, ideazione e regia Giancarlo CauteruccioJannis Kounellis con la sua installazione pensata per lo spazio del Teatro Studio, domina la scena del terzo atto, attraversata da sette voci liriche. [fino al 26]

#EMILIA-ROMAGNA

Ci affidiamo ciecamente – come ormai da un po’ – ai Consigli del lunedì sulla pagina facebook di AltreVelocità

IAT 19dic – 1gen > Yasmina Reza e Mimmo Cuticchio per il Natale romano, a Milano Capodanno con la Rodisio Night, Madri e figli di Virgilio Sieni alla Pinacoteca Nazionale di Siena

Carissimi fdt, a voi lo IAT natalizio bisettimanale, buon anno teatrale a tutti!

#ROMA

20 mar @ T. Quarticciolo > I teatri di cintura romani hanno una stagione un po’ a singhiozzo ma a dicembre regalano proposte interessanti. L’Ingegner Gadda va alla guerra da Carlo Emilio Gadda e William Shakespeare, con Fabrizio Gifuni, regia Giuseppe Bertolucci. L’idea che percorre lo spettacolo è quella di riconoscere in Carlo Emilio Gadda le stigmate di un Amleto novecentesco, nemico a un mondo che gli è nemico, lucidamente consapevole della propria estraneità, proprio come il protagonista de La Cognizione del dolore, Pirobutirro, nei confronti dell’odiata Pastrufazio. “Un Amleto ormai vecchio, solo, senza più un padre o una madre da invocare o da maledire, sempre più debole di nervi, collerico. Solo con i suoi fantasmi. La lingua squassata da lampi di puro genio proteiforme. Sempre sull’orlo di una follia tragica eppure, a tratti, comicissima. E ricca di metodo. Ah sì, ricca di metodo. Così inizio a immaginare Gadda”. [fino al 21]

20 mar @ T. Eliseo > Un altro testo di Yasmina Reza dopo che il precedente è arrivato anche al cinema grazie a Roman Polanski: ART con ALESSIO BONI, ALESSANDRO HABER e GIGIO ALBERTI. All’amicizia maschile, sentimento generalmente considerato così puro, così autentico, così naturale, goliardicamente semplice, anche così sacro, specie in Italia, viene data una bella scartavetrata da questa autrice francese. Una donna quindi. Che sbircia in una serata di tre vecchi amici, uomini fatti, divertenti, simpatici, folgoranti nelle loro battute, ognuno con una storia sentimentale non facile alle spalle, per vedere se davvero l’amicizia tra uomini sia questa specie di Paradiso terrestre dove ognuno ritrova se stesso e se stesso riesce ad essere. E la risposta è no. Non è così. [fino al 15gen]

26 lun @ Teatri di cintura > Non faremo un’indigestione di Emma Dante? Forse no, a voi Gli alti e bassi di Biancaneve, favola per bambini e adulti: C’è l’alto che si fa basso e il basso che si fa alto nel mondo di Biancaneve. Al contrario di Alice nel paese delle meraviglie che cresce e rimpicciolisce continuamente, Biancaneve vede alzarsi ed abbassarsi il mondo intorno a lei circondato da creature buone e cattive che l’aiutano a diventare grande. Biancaneve fa esperienza, nello stesso tempo, della vigilia e dell’indomani, del più e del meno, del troppo e del non abbastanza, della causa e dell’effetto. [fino al 30]

27 mar @ Auditorium Parco della Musica > Mimmo Cuticchio presenta O a Palermo o all’inferno – ovvero lo sbarco di Garibaldi in Sicilia: il ritmo del cunto di origine antichissima scandisce l’epopea di tutti i tempi. Mimmo Cuticchio, il più noto cuntastorie del nostro tempo, questa volta tesse un tappeto coloritissimo di immagini legate a Giuseppe Garibaldi, cittadino del mondo, innamorato della libertà, le cui imprese portarono al collasso del Regno delle Due Sicilie e contribuirono all’unificazione politica della penisola italiana. Il 1860 fu l’annus mirabilis del Risorgimento. Le imprese di Garibaldi e il sogno di aggregazione hanno dato un significato universale all’avventura umana dell’Eroe dei due mondi, che ha affascinato romanzieri e poeti e conquista ancora oggi quanti credono nella forza animatrice dell’ideale. Questo spettacolo ripercorre i contatti, le reti di relazioni, le rivolte, le spedizioni dell’impresa garibaldina, focalizzata sui particolari della lunga marcia di Garibaldi da Quarto a Palermo. [fino al 30]

Mimmo Cuticchio - photo: teatrailer.it

27 mar @ Teatri di cintura > Il Teatro del Carretto presenta Amleto [leggi il tweet] da William Shakespeare, adattamento e regia Maria Grazia Cipriani, scene e costumi Graziano Gregori. “Proveremo a leggere il testo nella prospettiva del protagonista, con le altre figure, fantasmatiche o reali, filtrate dalla sua sensibilità o dalla sua immaginazione: proiettando il dramma come in un sogno, in una riscrittura che attraverso spostamenti, cesure e montaggi caratterizzi una struttura che pur dal taglio quasi cinematografico, metta in evidenza o infranga ogni convenzione teatrale, sempre sovrapponendo moto tragico a moto comico e che lasci l’interpretazione psicanalitica come quella politica visibili in trasparenza, per mettere in luce il dramma dell’uomo oppresso da pensieri sul senso dell’esistenza: solo con i fantasmi, il dubbio, l’essere o non essere”. [fino al 30]

#MILANO

19 lun @ Spazio Tertulliano > IL TIGLIO. FOTO DI FAMIGLIA SENZA MADRE di Tommaso Urselli, regia di Massimiliano Speziani. Il disagio psichico all’interno di un rapporto familiare, intimo e maldestro, tra incomprensioni, tenerezze, silenzi e dialoghi spesso irrazionali e surreali. Al centro dello spettacolo c’è la separazione, complicata e dolorosa, tra un figlio con problemi psichici e un padre ormai esasperato, anche lui fragile psicologicamente e incapace di fronteggiare l’imprevedibilità del giovane. E’ così che, un po’ per viltà e un po’ per sua oggettiva inadeguatezza, il padre, affida con una scusa il figlio ad una struttura protetta: Il Tiglio. [fino al 22]

20 mar @ T. Elfo Puccini > Continuano le repliche de IL BAMBINO SOTTOVUOTO di Christine Nöstlinger, regia Elio De Capitani, con Cristina Crippa. Scrittrice tra le più affermate nel mondo dell’editoria per ragazzi, la Nöstlinger ama scardinare luoghi comuni e aspettative con i toni di una bambina cattiva, ma sempre con partecipazione e solidarietà. Qui narra la storia di Marius, un bambino sintetico e liofilizzato che una potente multinazionale produce per soddisfare le richieste di una clientela di genitori/acquirenti esigenti e frettolosi, con poco tempo da perdere per la procreazione e la cura dei figli. [fino all’8gen]

27 mar @ T. Strehler > PaGAGnini: molto più che un concerto! Diretti da Ara Malikian, enfant prodige della musica classica e violinista di fama mondiale – nato nel 1968, libanese di famiglia armena, uno dei più brillanti artisti della sua generazione – arrivano gli irriverenti musicisti. Severo quartetto d’archi all’apparenza, e insospettabili showman non appena si spengono le luci di sala, i musicisti interpretano da virtuosi le arie più famose di Mozart, Vivaldi, Boccherini e, certo, Paganini, la cui tormentata figura è al cuore della pièce. Ma con esilaranti variazioni sul tema: i violinisti sobbalzano a tempo, il direttore si incammina sul palcoscenico per “un’esecuzione itinerante”, il violoncellista impugna le nacchere e improvvisa un flamenco. [fino all’8gen]

28 mer @ T. Franco Parenti > Un’occasione unica per vedere Filippo Timi vestito da donna in FAVOLA – C’ERA UNA VOLTA UNA BAMBINA. E DICO C’ERA PERCHE’ ORA NON C’E’ PIU’ [leggi il tweet]: “Nessuna Favola è mai perfetta come sembra, per quanto imbalsamata tu possa resistere dietro la bugia di un sorriso, la vita, carnosa, brutale, spietata, una notte magica di Natale busserà alla tua porta, e nulla sarà mai più come prima… Mrs Fairytale e Mrs Emerald, due donne, due amiche, due impeccabili mogli e un terribile e scabroso segreto da nascondere. [fino al 12gen]

31 sab @ T. Litta > Per capodanno lasciatevi coccolare dalle conigliette della Rodisio Night [leggi il tweet]: provare per credere! Romeo e Giulietta + La lunga notte delle coniglie (Grande festa burlesque di fine anno) Subito dopo lo spettacolo Romeo e Giulietta e il brindisi con panettoni e spumante, la compagnia RODISIO, accompagnata dalla musica dei DJ set Sangue Disken + Stra, animerà la lunga notte di Capodanno e invaderà tutti gli spazi del Teatro con la leggerezza e l’ironia delle sue meravigliose conigliette, la poesia e la comicità sottile dell’eroe-antieroe Ugo Sanchez Jr e con piccoli camei irriverenti e deliranti visioni teatrali pensate ad hoc per la serata. Infine a tarda notte, Telly Gale, eccentrica e sensuale, accompagnerà il pubblico in un ironico viaggio notturno nel mondo del Burlesque, fatto di piume di struzzo e di seducente e maliziosa femminilità.

Rodisio Night - photo: Daniele Romano

#TOSCANA

20 mar @ Pinacoteca Nazionale – Siena > MADRI E FIGLI Azione coreografica interpretata da coppie di madri e figli ispirata al tema della Maternità nella pittura senese di Virgilio Sieni. Da più di dieci anni la Compagnia Virgilio Sieni svolge a Siena una residenza artistica di grande prestigio creando eventi pubblici, creazioni, opere che coinvolgono spazi e soggetti ogni volta inediti. Quest’anno, come nella scorsa stagione, la Compagnia Virgilio Sieni collaborerà con la Pinacoteca Nazionale di Siena alla realizzazione di un percorso artistico sul rapporto tra la pittura dei grandi Maestri e il gesto inteso come pratica attraverso il corpo e mezzo di conoscenza dell’arte. In particolare il percorso si baserà sull’iconografia legata al tema della Maternità nella pittura del ‘300 a Siena.

20 mar @ Spazio K. – Prato > Ultimo giorno di is it my world? #04 con Fidippide di Barokthegreat, danza e coreografia Sonia Brunelli, musica live Leila Gharib, osservazione alla coreografia Marco Villari.

21 mer @ T. di Rifredi – Firenze > Teatri d’Imbarco presenta La gnora luna di Bené Kedem, nella ricorrenza di Chanukkà (Festa delle Luci). Una sorta di Acqua cheta versione ebraica, una commedia “ghettaiola” in dialetto giudaico-fiorentino, ambientata nella Firenze della metà dell’ottocento, che mette in scena la storia vivace e leggera di due giovani sposi alle prese con truffe e quotidiani contrasti. Il testo è frutto di un lavoro a più mani compiuto negli anni ‘30 da un gruppo di studiosi di rango della comunità ebraica fiorentina, sul filo di memorie non sopite, di personaggi e caratteri vernacolari, in un linguaggio che mischia vecchi termini fiorentini e “fiorentinizza” parole ebraiche: c’è lo “jodio” (il giudeo), la ragazza “impachadita” (da pachad, paura in ebraico), e si sente il “dabberare” (parlare) del venditore di fragranti ”schiccheri” (coccoli).

27 mar @ T. Mascagni – Livorno > In arrivo la prima rassegna teatrale di Pilar Ternera: Little Bit Theatre. La necessità è dettata dal desiderio di donare una possibilità culturale diversa che arricchisca diverse generazioni in un solo evento, creando la voglia di scambio e condivisione della cultura attraverso gioco, magia, teatro, e spettacolo. Le giornate saranno bipartite tra spettacoli per bambini e adulti. Con Francesco Cortoni e Silvia LemmiRiccardo GorettiAntonio Calandrino. [fino al 29]

27 mar @ CanGo – Firenze > Ritornano LUISA e SILVIA PASELLO dirette da VIRGILIO SIENI con Due Lupi [video, leggi il tweet], liberamente tratto da Il grande quaderno di Agota Kristof, prima parte della Trilogia della Città di K. [fino al 30]

29 gio @ Viareggio e Porcari – Lucca > Incursione toscane di fine anno per Tony Clifton Circus con Il ritorno di Hula Doll: uno spettacolo di comicità estrema o meglio di estremismo comico, in bilico tra il nonsense e la performance provocatoria. In scena due clowns acidi, un musicista e un mucchio di oggetti si abbandonano alle loro fantasie ludiche non meno che al loro istinto nero. Ne viene fuori un disordinato mosaico di libertà e frustrazione, risate viscerali e pugni allo stomaco, poesia tramutata in sangue e stupidità estremizzata fino a divenire pensiero. Hula Doll è uno spettacolo di difficile catalogazione, la sua comicità vuole essere spazzatura, la sua drammaticità sfiora la pornografia intellettuale. [fino al 30]

30 ven @ T. La Baracca – Prato > L’infanzia negata dei celestini, scritto e raccontato da Maila Ermini. E’ il racconto del tristemente famoso orfanotrofio di Prato, fondato nel 1934 da Padre Leonardo e chiuso nel 1966, il cui processo costituì il primo scandalo nazionale sulla triste condizione di molti orfanotrofi italiani. Oltre a ricostruire la storia con l’aiuto dei documenti storici, le testimonianze e le inchieste dell’epoca (e anche attraverso la memoria di coloro che si ricordano di questi bambini sfruttati e picchiati, girovaghi nella città con addosso un grembiule celeste), l’autrice riporta le dichiarazioni di alcuni celestini.

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